A volte la realtà supera la fantasia, cosi è stato per l’ultimo intervento del Comune all’interno dell’aiuola dedicata ai caduti per la Libertà. Un pannello per necrologi, che in origine si trovava da altra parte, è stato posizionato sul muro che fa da angolo tra il ponte e l’edificio della stazione. Colpisce il mancato rispetto del luogo innanzitutto, ma inoltre resta incomprensibile il fatto che per affiggere i manifestini mortuari, e per rimuoverli, si dovrà entrare nell’aiuola, operazione complicata oltreché pericolosa. Inoltre per gli anziani, anche la lettura risulta scomoda e difficile dalla strada. Come poi commentare la scelta cromatica, quello che spicca è il colore del pannello, un bel verde scuro che troneggia sul beige del muro su cui è stato tassellato. Un colore che oltretutto stonerebbe in qualsiasi contesto.

L’opera, se cosi si puo chiamare quello che sembra più uno sfregio, è stata subito oggetto di una interrogazione presso il Consiglio Comunale di Genova da parte del Gruppo Consiliare Lista Rosso Verde, rivolta a Mauro Avvenente, assessore alle Manutenzioni, Decoro urbano e Centri storici, e Marta Brusoni, assessore al Personale, Politiche dell’istruzione, Servizi civici e Informatica:

Gent.ssimi Assessori,

su indicazione del Capogruppo Filippo Bruzzone, relativamente ai manifesti mortuari affissi nell’aiuola sita in Via Martiri della Libertà, adiacente alla stazione ferroviaria di Genova Pegli, si chiede per quale ragione si stato deciso di modificare il luogo destinato a tali affissioni.

Detta modifica produce una problematica relativa al profilo della sicurezza, in quanto l’aiuola in questione non risulta munita di punti d’accesso e l’operatore si vede costretto a scavalcare la recinzione per effettuare l’affissione.

In secondo luogo, emerge una problematica relativa al decoro in quanto l’operazione di affissione produce il calpestio di un’aiuola dedicata ai martiri della libertà e curata continuativamente dai volontari della zona.
Per dette ragioni, si chiede di ripristinare il punto affissioni riportandolo alla posizione precedente.
Si ringrazia e si resta a diposizione per qualsiasi chiarimento”

Se, come pensiamo, e come è giusto che sia, il tutto sarà ripristinato ci chiediamo il perchè di questo ennesimo spreco di danaro pubblico, quando basterebbe un minimo di buon senso e magari una maggior attenzione e controllo da parte degli organi preposti

Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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