IN PUNTA DI PENNA
Gli editoriali del caporedattore
Antonello Rivano

In questi giorni i pegliesi, si interrogano sulla necessità di realizzare una nuova fontana in Largo Calasetta, così vicina a quella di Giardini Peragallo. Forse si potrebbe concordare sulla sua utilità se tutti gli altri aspetti di Pegli fossero in ordine: verde e parchi pubblici, scuole, cantieri infiniti, parchi giochi, cimitero, sicurezza ecc…

Purtroppo, e vogliamo sottolinearlo, la situazione attuale è ben lungi dall’essere ottimale.

Se si deve destinare la somma considerevole di 280.000 euro a una fontana, la cui necessità sembra essere passata inosservata e che pare nessuno ha mai chiesto, potremmo avanzare delle proposte su come impiegare tali fondi, così come suggerirebbe ogni abitante di Pegli.

A tal proposito, questa volta, prendiamo in considerazione il Parco Storico di Villa Doria, con il suo suggestivo laghetto, che abbiamo visitato proprio la scorsa domenica per verificarne ancora una volta lo stato di salute.

Quest’area pubblica dovrebbe costituire, insieme al parco di Villa Pallavicini – gestito privatamente e mantenuto con evidente cura – il punto di eccellenza di Pegli. Ciò per la sua ricca storia, antica bellezza e posizione centrale.

Già dall’ingresso, è evidente come esso non corrisponda alle condizioni che ci si aspetterebbe da un parco storico.

I pilastri del cancello stesso testimoniano lo stato di abbandono in cui versa l’intero complesso.

La situazione dell’area destinata all’anfiteatro all’aperto e il retro della Villa non è certamente da sottovalutare.

Salendo e avvicinandoci al laghetto, è evidente il degrado delle ringhiere, le quali dovrebbero svolgere anche la funzione di protezione. Si notano varchi che potrebbero risultare estremamente pericolosi, soprattutto per un bambino che si avventurasse da solo.

A proposito di fontane. Arrivati allo specchio d’acqua, abbiamo notato sulla sua superficie pesci morti in stato di decomposizione, a testimoniare l’incuria e l’assenza di salubrità dell’acqua stessa.

Le condizioni dell’isolotto al centro del lago denotano una trascuratezza ormai pluriennale.

Non sono sembrate più decorose le condizioni della Grotta dell’Archeologia

Riflettendo sulla questione della nuova fontana e su come quei fondi potrebbero essere impiegati per restituire splendore a Villa Doria e intervenire su altre situazioni simili a Pegli, mi è venuto in mente un episodio che ho vissuto nel mio paese natale.

Anni fa, durante un’assemblea pubblica organizzata dalla Regione, in cui venivano prospettati interventi di abbellimento, del tutto superflui, nel centro storico, l’allora Sindaco, che aveva scelto di non partecipare ufficialmente ma si era seduto tra il pubblico, decise di intervenire chiedendo la parola: “Signori, il nostro Comune è come una casa a cui volete mettere nuovi infissi, ritinteggiarla e adornare con vasi di fiori all’ingresso e ad ogni finestra. A noi, invece, quei fondi servirebbero per rafforzare le fondamenta, intonacare i muri e riparare il tetto.”

Ecco, ciò che ci si potrebbe aspettare dai nostri politici locali è che si dedichino a ripristinare decoro e dignità a ciò che già possediamo, prima di concentrarsi su altre questioni

Antonello Rivano – Caporedattore il PONENTINO
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