-I TESORI DI GENOVA-

La chiesa di N.S Di Lourdes a Genova Campi

di Lorenzo Bisio, storico dell’arte 

Nel parlare delle vicende di un territorio ci si può soffermare anche su storie che raccontano la fede e la vita della comunità che vive su di esso.

La chiesa di N.S. di Lourdes a Campi rimane in posizione un po’ defilata rispetto le altre chiese del Vicariato di Comigliano, ma la si può considerare un palese segno dei cambiamenti che si verificarono tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento un quella zona.

 Tra le pagine del libro su Corigliano di Gustavo Dufour, del 1938, troviamo il racconto di come la zona, sulla quale sorge questo edificio religioso, cominciasse ad assumere una certa importanza grazie alle Officine Ansaldo e alle molteplici commissioni di materiale bellico, durante la prima guerra mondiale, tanto da far emergere il sito quale polo industriale.

 Ovviamente molti operai con le loro famiglie, cominciarono ad abitare la zona facendo nascere quella che venne chiamata “via Napoli di Campi” localizzata probabilmente tra l’attuale corso Perrone e via Rolla; queste famiglie operaie vennero chiamate in senso dispregiativo “napoletane” anche se la maggior parte di esse proveniva dalla Sardegna, dalla Romagna e da San Marino. 

La loro cospicua presenza ebbe ben presto la necessità di un’assistenza religiosa e in un primo momento venne realizzata una cappella presso il pian terreno di una casa dei dintorni, grazie all’opera benemerita della signora Laura Arata vedova Casanova, molto devota e proprietaria di una delle più belle ville storiche della zona.

 Grazie alla sua iniziativa si fondò il primo nucleo della parrocchia che avrebbe preso il nome di N.S. di Lourdes e Don Antonio Chiesa ne fu il primo parroco.

L’edificio attuale venne progettato a partire dal 1907 dall’architetto Maurizio Bruzzo e presenta prospetti in stile neoromanico e un alto campanile; il terreno di 1700 mq sul quale sorge fu ceduto dalla famiglia Dufour all’arcivescovo Monsignor Edoardo Pulciano, promotore dell’iniziativa, il quale propose di dedicare la chiesa a NS. di Lourdes, in quanto ricorreva il cinquantesimo anniversario della sua prima apparizione alla giovane Bernadette e il 28 maggio 1908 venne benedetta la prima pietra e l’anno seguente l’altar maggiore.

La facciata si presenta divisa in due registri, quello inferiore accessibile da una scalinata presenta un portale strombato centrale e due portali laterali; quello superiore, al di sopra di fasce con archetti pensili, è caratterizzato da un finto loggiato sormontato da un rosone con ricche vetrate inserito in una vela centrale con profilo a capanna che conclude il prospetto.

L’interno è a navata unica terminante con un’abside semicircolare decorata da vetrate che riportano storie di Cristo e della Vergine, realizzate dal vetraio francese Louis Balmet di Grenoble, l’altar maggiore, in marmo e bronzo si deve allo scultore Antonio Ricchino, le statue dell’Immacolata sono di Giacinto Pasciuti, mentre la Grotta di Lourdes venne progettata dal pittore Gainotti.

Con la collaborazione della comunità di Campi, sempre molto partecipe all’andamento della costruzione della parrocchia, si poté dotare la chiesa di paramenti, arredi sacri, lampade e candelabri.

L’edificio, durante la seconda guerra mondiale dette rifugio nei suoi fondi, alla popolazione durante i bombardamenti e vi si officiò anche la Messa: dopo la guerra la parrocchia con i suoi ambienti costituí un importante centro di aggregazione, infatti erano presenti un circolo ricreativo, un asilo, vari negozi e una farmacia.

Questa zona di Comigliano che poteva divenire un “quartiere dormitorio”, dominato dalla presenza delle industrie, ha rivelato al contrario, di possedere nei suoi abitanti una grande vitalità e senso di appartenenza e certamente la costituzione della parrocchia ha notevolmente contribuito alla creazione della storica comunità campese.


Lorenzo Bisio

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