Guido Gozzano “Le poesie” Ed. Einaudi.

Sfatiamo il pregiudizio del Gozzano crepuscolare e malinconico. Egli è poeta ironico, malizioso, dal linguaggio raffinato, dalla rima scintillante. Io ‘ho riscoperto da adulta recuperandolo dall’immagine polverosa proveniente dalla scuola. Quella che riporto è una delle mie poesie preferite, garbatamente erotica e audace, e ben ne esemplifica lo stile al tempo stesso evocatore di un’ epoca e moderno. Qui il rimando alla recitazione altrettanto brillante di Paolo, Poli https://www.youtube.com/watch?v=grDGkuVkT2o

LE GOLOSE

Io sono innamorato di tutte le signore/ che mangiano le paste nelle confetterie./ Signore e signorine -/ le dita senza guanto -/ scelgon la pasta. Quanto / ritornano bambine!/ Perché nïun le veda,/ volgon le spalle, in fretta,/ sollevan la veletta,/ divorano la preda. / C’è quella che s’informa/ pensosa della scelta;/ quella che toglie svelta,/ né cura tinta e forma./ L’una, pur mentre inghiotte,// già pensa al dopo, al poi;/ e domina i vassoi/ con le pupille ghiotte./ un’altra – il dolce crebbe -/ muove le disperate// bianchissime al giulebbe/ dita confetturate!/ Un’altra, con bell’arte,/ sugge la punta estrema:/ invano! ché la crema// esce dall’altra parte!/ L’una, senz’abbadare/ a giovine che adocchi,/ divora in pace. Gli occhi/ altra solleva, e pare// sugga, in supremo annunzio,/ ma superliquefatte/ parole del D’Annunzio./ Fra questi aromi acuti,/ strani, commisti troppo/ di cedro, di sciroppo,/ di creme, di velluti,/ di essenze parigine,/ di mammole, di chiome:/ oh! le signore come/ ritornano bambine!/ Perché non m’è concesso -/ o legge inopportuna! -/ il farmivi da presso,/ baciarvi ad una ad una,/ o belle bocche intatte/ di giovani signore,/ baciarvi nel sapore/ di crema e cioccolatte?/ Io sono innamorato di tutte le signore/ che mangiano le paste nelle confetterie

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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