Son zeneize, riso ræo, strenzo i denti e parlo ciæo“: abbiamo preso spunto da questo motto, che riassume molte delle caratteristiche dei genovesi, per dare un titolo alla nostra rubrica di satira. “Sono genovese, rido di rado, stringo i denti e parlo chiaro“, questa la traduzione letterale in italiano e questo vuole essere questa rubrica che attraverso il sorriso, spesso amaro, della satira vuole parlare chiaro, magari a denti stretti

IL NOME DELLA CROSA di Umberto Ekom

Letto per voi: 

Il banconista Adso da Mele, in realtà di Fondocrosa, ormai vecchio, racconta le vicende di cui fu testimone nel novembre 2023 in un grande supermercato  Esselunga del Nord Italia dove giunse al seguito del dotto Caporeparto Guglielmo da Basko, incaricato di una delicata missione tra gli scaffali. Dopo il loro arrivo, il Supermercato viene sconvolto da una serie di morti inspiegabili: prima il tirocinante Adelmo, poi il magazziniere Venanzio, quindi il Vice Direttore Berengario, l’addetto macellaio del posto: Severino da San Benigno, nonchè il cassiere Malachia. Durante i sette giorni di permanenza Guglielmo, fedele in passato a Gattiglia e all’offerta classica 1+1, conduce le ricerche attraverso colloqui, interrogatori e osservando il comportamento dei dipendenti. Le colpe vengono fatte presto cadere su due poveri addetti recuperati uno dalla Carrefour: Salvatore e uno dalla Coop di Varagine come Remigio. Bernardo GULLI scopre vecchie truffe perpetrate da questi due soggetti sui dolcini con le tessere fedeltà dei clienti e li fa sparire nei surgelati. Ubertino da Conad, altro borderline, la sfanga ma Guglielmo da Basko presto sospetta di una mente intelligente e indaga nel mondo Eurospin. Comprende che i delitti muovono dal cuore del Supermercato più grande della cristianità, costruito come un labirinto il cui sviluppo sotterraneo è noto solo allo scaffalista notturno cieco. Nel Supermercato esiste una sezione finis convenienzae a tutti inaccessibile. Guglielmo e Adso riescono a penetrarvi e sciolgono il mistero. Gli omicidi sono proprio opera dello scaffalista notturno cieco ex Eurospin Jorge da Bruxinetti che ha voluto impedire l’acquisto di articoli legati al RISO in particolare basmati. Jorge, integralista Carnaroli, era convinto che la  vendita di basmati potesse danneggiare la cristianità e ne aveva avvelenato i vasetti nascosti e i colleghi che avevano tentato mangiarli sono morti.
Scoperto, Jorge preferisce morire: divora il riso avvelenato e da fuoco al reparto offerte.
Frase sottocosto da non perdere dal romanzo:

“Il finale è sempre quello
Toti e Bucci col carrello”. 

Gian Paolo Sacco

Da oggi, in tutti i cinema della Liguria (Ponente Genovese escluso), dal libro di Umberto Ekom, il film in cui la realtà supera la fantasia.

Premio speciale della giuria al
festival cinematografico “Cuntamusse 2023”


Grafica e vignette by #Bombinov

“La collera della satira è inutile: basta mostrare le cose come sono. Sono abbastanza ridicole di per sé.”
JULES RENARD

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