“NO! alla distruzione del Ponente” è il grido che si alza forte dal comitato pegliese attraverso una nota stampa

L’appello, come già altre volte, parte dalla pagina FB del Comitato Pegli Bene Comune, che, oltre ad opere di volontariato per la salvaguardia e manutenzione del territorio, non è nuovo ad appelli di sensibilizzazione nei confronti dei problemi del Ponente Genovese

“Abbiamo appena inviato alla stampa un comunicato nel quale spieghiamo le nostre ragioni per opporci alla realizzazione, nel porto di Pra’, dei 104 “cassoni” della nuova Diga Ecco il testo completo della nota stampa che vi chiediamo di CONDIVIDERE CON TUTTI I VOSTRI CONTATTI per metterli a conoscenza di uno scenario che sarebbe DEVASTANTE per la salute ed il benessere del nostro territorio!”
Così si legge nel post, che appunto continua riportando il testo del comunicato stampa:

“SETTE MILIONI DI TONNELLATE di materiale pietroso da trasportare e “montare” nell’area del cosiddetto “Sesto Modulo”, ossia l’estrema propaggine del porto di PRA’ verso PEGLI.

Tutto questo per realizzare i 104 “CASSONI” che diventeranno la NUOVA DIGA di Genova, “cassoni” la cui realizzazione dovrebbe iniziare entro pochi mesi, stando alle notizie che da tempo riferiscono gli organi di stampa.

Un “CEMENTIFICIO” che comporterebbe – per anni! – il transito di migliaia e migliaia di CAMION, che col loro carico riempirebbero di SMOG e POLVERI i quartieri del Ponente. Ancora una volta a scapito della SALUTE di chi vi abita, con evidenti conseguenze anche sul valore degli IMMOBILI, ad ulteriore rischio di SVALUTAZIONE.

Si parla di oltre 100 “cassoni”, che potrebbero raggiungere i 40 metri di larghezza, superare di molto i 50 di lunghezza ed essere alti fino a più di 30 metri: praticamente come PALAZZI ALTI 10 PIANI!

Non essendo possibile il trasporto via mare, I MATERIALI ARRIVEREBBERO TUTTI SU STRADA, col risultato di peggiorare la già problematica VIABILITÀ del Ponente già vittima del traffico cittadino e reduce dal crollo del ponte Morandi, e di INQUINARE ulteriormente l’aria di quartieri che, da decenni, sono gravati da numerose attività industriali e SERVITÙ cittadine.

Senza contare poi l’impatto visivo in termini di oscuramento dei nostri litorali, vista l’altezza dei singoli manufatti.

Il COMITATO PEGLI BENE COMUNE, dopo avere raccolto 7.000 FIRME nel 2013 contro l’ipotesi di prolungamento verso Pegli e Voltri della Diga Foranea del porto di Pra’, dice “NO!” all’ipotesi di fabbricazione dei “cassoni” nel Ponente genovese, e chiede a gran voce ad Autorità Portuale ed istituzioni locali di INDIVIDUARE UNA SEDE ALTERNATIVA che non impatti sulla salute e sul benessere dei cittadini.

Il Comitato Pegli Bene Comune, chiedendo di confrontarsi con i soggetti istituzionali, è pronto a reagire al più presto per scongiurare uno scenario che sarebbe DEVASTANTE per il Ponente genovese. Un territorio che HA GIÀ DATO.

Non lasciateci soli ad urlare i nostri diritti!”

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