Cenni di Storia e Antropologia del territorio (6)

Di G.Walter Cavallo

A Pegli le nuove esigenze del vivere cittadino, a seguito delle trasformazioni in corso, portano alla necessità di edificare la casa del Comune e delle scuole. La marchesa Teresa, l’unica figlia rimasta in vita di Ignazio Alessandro Pallavicini, per quanto riguarda la casa del Comune, ne permise l’edificazione sui suoi terreni, continuando sulla scia della magnanimità familiare. Nata nel 1829, Teresa aveva sposato Marcello Durazzo, nato nel 1821. La cerimonia aveva avuto luogo nel parco appena ultimato della residenza estiva di Pegli, il 3 novembre 1847.

Lo sposo era l’ultimo discendente dei Durazzo del ramo di Gabiano, il IV per l’esattezza. Teresa e Marcello vivranno per lungo tempo nella villa di Pegli piuttosto che nel palazzo di via Balbi 1, di proprietà Durazzo, dove lei, con l’aiuto del figlio Giacomo Filippo, si curerà dell’azienda di famiglia mentre lui della cosa pubblica.

Via PAllavicini e statua di Teresa Pallavicini coniugata Durazzo con il figlio – opera dello scultore Santo Varni – (collezione privata

Marcello Durazzo sarà Sindaco del Comune di Pegli dal 1877 al 1886, nove anni ricchi di trasformazioni e migliorie per la cittadina. Nel 1848, proprio nell’anno in cui Ignazio Pallavicini, suo suocero, viene nominato Senatore a vita, nascerà il loro unico figlio: Giacomo Filippo. Il marchesino porterà il doppio cognome e sarà l’ultimo discendente di questi rami delle due antiche famiglie. Teresa, come già sopra indicato, vivendo all’ombra della stima e buona considerazione che la gente comune, anche la meno abbiente, aveva per il padre Ignazio, si curerà di assecondare lo sviluppo di Pegli. Sui suoi terreni, prossimi alla strada interna in costruzione, Teresa farà edificare il Palazzo che diverrà il municipio della città (inaugurato il 17 dicembre 1882 e tuttora sede del municipio) con annesso ufficio postale, oggi sistemato altrove. All’Archivio storico del Comune di Genova ho consultato la delibera del consiglio comunale di Pegli, datata 29 aprile 1877, che ha per oggetto l’approvazione del progetto d’arte relativo alla costruzione della casa comunale.

Eccone i contenuti essenziali:

Viene esaminato il progetto dell’ingegner Tito Picasso relativo alla costruzione di un palazzo comunale incaricando la giunta comunale della relativa esecuzione. Allontanatosi il Sindaco e presidente dell’assemblea consigliare, Marcello Durazzo, ne assume la presidenza l’avvocato Enrico Bono e, con voti unanimi, il Consiglio comunale delibera l’impianto del Palazzo Comunale nell’area di proprietà della marchesa Teresa Pallavicini Durazzo “che intercede tra il viale di accesso alla villa e la nuova strada via Ignazio Pallavicini”.

Marcello Durazzo IV (1821 – 1904)

Trascriviamo alcune note della delibera comunale datata 11 aprile 1880 con oggetto della discussione e delibera la permuta di beni comunali in quanto molto pertinente. La delibera verte sulla permuta delle aree trattate nella relazione dell’ingegner Basavi relativa allo slargamento di via Archetti, sulla regolarizzazione dei due tronchi di via Varenna, la stazione merci, il progetto d’arte dell’ingegner Tito Picasso, per ciò che riflette la casa comunale e degli edifici scolastici. Anche in questo caso il Sindaco Marcello Durazzo, presente, dichiara di astenersi da prendere parte alla discussione che viene presieduta dal consigliere anziano, l’avvocato Onorato Chiozza. Dopo avere approvato quanto proposto in assemblea, per ultimo il consiglio aggiunge un voto di “schietto ringraziamento alla prefata ill.ma Teresa Pallavicini Durazzo per aver facilitato al Comune di portare a compimento opere reclamate dai più sentiti bisogni della popolazione e fatte obbligatorie per legge. Il presente verbale, letto e confermato da tutti gli intervenuti, viene sottoscritto”.

L’ultima delibera comunale che porta la firma del Sindaco Marcello Durazzo è del 24 aprile 1887. Certamente dopo tale data si dimette. La risposta ufficiale alle dimissioni l’ho trovata tra i documenti dell’Archivio storico di Genova. E’ stata inviata dal prefetto di Genova il 29 febbraio 1888 con lettera protocollo 18480 dove segnala che “ sua Maestà con decreto 23 corrente mese ha accettato le dimissioni di Sindaco di codesto Comune rassegnate dal marchese Marcello Durazzo”. Interessante la lettera di accompagnamento vergata a mano dal prefetto, tal Munichi, dal quale stralcio alcuni passi: “Conoscendo con dispiacere che l’infermità da cui ella è travagliata non potrebbe consentirle di dedicarsi alle cure dell’Azienda Comunale, senza danno alla sua preziosa salute, (sento) il bisogno di esprimerle il sincero rammarico che provo nel vedere privata codesta amministrazione dell’opera (…) di un magistrato civico che seppe tutelare gli interessi del Comune (…) Alla S.V. Ill.ma il plauso e la gratitudine del paese. Dal 24 aprile 1887 sino alla nomina del nuovo sindaco svolgeranno il ruolo di “facente funzione” l’avvocato Onorato Chiozza e Angelo Capoduro.

lettera del prefetto e di comunicazione delle accettazioni delle dimissioni del sindaco Marcello Durazzo

In quel tempo Teresa inizierà un grande riordino dei documenti della famiglia ai quali, col passare degli anni, saranno aggiunti documenti di altre famiglie imparentate. Farà trasferire nel palazzo Durazzo di via Balbi 1 i documenti conservati nella villa di Pegli, preferendo come sua residenza cittadina il palazzo di via Lomellini, dopo la morte del marito avvenuta nel 1904.

Il professor Marco Giuseppe Piccardo, la cui infanzia l’ha trascorsa nei terreni dell’Azienda Agricola Pallavicini, ci dice di lei: “ Vedova fin dall’epoca della guerra di Libia, la pia e intelligente marchesa Teresa Pallavicini morì in tarda eta nel 1914, compianta da tutti i pegliesi, che la ricordarono sempre vestita di nero in ogni pubblica apparizione: malinconiche figure nere di donne allora erano visibili ovunque, nei paesi e nelle città, nelle case povere e nei palazzi dei potenti, al lume vacillante di un moccolo o sotto lo sfavillare dei lampadari”.

(Si ringrazia il collezionista Elvio Perazzo per la concessione delle foto di Pegli antica. Per altre immagini storiche di Pegli visitate http://www.pegliese.it/)

Per approfondire:

Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini
Splendore di PEGLI e dei suoi personaggi
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Giacomo Walter Cavallo
Dopo 35 anni di lavoro bancario. a sessant’anni, ha conseguito la Laurea in Storia Moderna e contemporanea e di seguito la Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Genova. Svolge attività di volontariato in ambito educativo e formativo come socio presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Seniores Liguria”. E’ membro del direttivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”
(la foto del tondino è tratta da uno scatto di Angelo Lavizzari)

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