I genovesi, si sa, sono notoriamente additati come un popolo di risparmiatori, anzi, diciamo pure avari.

Ma questa convinzione (degli altri) è vera soltanto in parte: infatti noi siamo, più che altro, oculati amministratori delle nostre sostanze. E la dimostrazione è che siamo quelli, indiscutibilmente, del “Chi spende de ciù, spende de meno”, che sembrerebbe un controsenso ma che sta a indicare la nostra saggezza nel dare importanza al parametro “Qualità / prezzo”.

“Ma siamo anche quelli delle barzellette, – direte voi – dove facciamo sempre la figura degli emeriti taccagni!”

Be’, queste storielle le abbiamo inventate noi, proprio perché siamo capaci di ironizzare su noi stessi usando un’iperbole, naturalmente, e che sa tanto di esorcismo nei confronti della considerazione che gli altri (i foresti) hanno di noi.

Ma andiamo a raccontarne qualcuna.

1) Sapete come fa un genovese a suicidarsi? Va in casa del vicino, apre il gas e… aspetta.

2) Prima notte di matrimonio per Marinin e Baciccia. La sposa è già a letto mentre, nel buio più completo, lo sposo si sta preparando. A un certo punto si sente la voce di lei che sussurra maliziosamente:

Baciccia, son zà sensa braghette…

Mïa Marinin, – le risponde lui prontamente – no començemmo co-e speise!”

3) Il farmacista, prima di chiudere l’esercizio, si accorge di aver dato alla signora Tëxo della stricnina invece di penicillina. Corre così sotto le finestre della donna e la chiama a gran voce. E quando lei si affaccia le dice:

Sciâ Tëxo, sciâ se ricorda? Stamattina gh’ho dæto strichininn-a invece de penicillinn-a.”

“Ebben, – a ghe risponde – che differensa gh’è?”

Sette euro!!”

4) Una donna completamente nuda entra in un bar e ordina un caffè. Il barista, che da subito l’aveva osservata dall’alto in basso, comincia a trafficare alla macchinetta, fra l’altro continuando a girarsi per guardarla. E quando le serve la tazzina addirittura si sporge oltre il bancone.

Cosse sciâ l’ha da ammiâme?” gli dice spazientita la donna.

“Ah, ninte, – le risponde lui – ammiavo solo dove sciâ tëgne e palanche pe pagâme o caffè…”

5) Sapete come fa una famiglia di genovesi a scaldarsi durante l’inverno? Si sistemano tutti in circolo attorno alla stufa tenendosi abbracciati. E nelle giornate particolarmente fredde? Allora accendono anche la stufa.

S potrebbe andare avanti ancora parecchio con queste gustose storielle ma penso che le cinque che vi ho raccontato siano sufficienti a farvi capire quanto siamo bravi a ironizzare su noi stessi nel migliore dei modi.

Allegri!!

Nino Durante
(Informazioni sull’autore)
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