Tra carnet integrati, tariffe in aumento e speranze di gratuità, la testimonianza di un utente del ponente genovese


Sono un cittadino genovese, utente affezionato dei mezzi pubblici. Rientro in una fascia d’età mediana che non ha riduzioni di sorta. Nessuna pietà per me. Carnet integrato per mia comodità e presto carne… da cannone. Con l’integrato pagavo 15 euro e quindi “lucravo” rispetto al prezzo pieno del singolo ticket, un dieci centesimi a biglietto risparmiando un bel 6,25%. Per un carnet giungevo quindi a risparmiare per una settimana lavorativa, per un carnet quindi da 10 biglietti, ben un euro, ammortizzando per un 59% il costo di un quotidiano cartaceo e praticamente rimediando quasi un caffè o una elemosina ramdom alle decine di mendicanti di Via XX Settembre.
Ora per me la situazione è questa:
Un carnet da 11 passerà a 22 euro.
A biglietto è un aumento del 25%!
Su 10 biglietti l’aumento è quindi di 5 euro.
5 euro a settimana con cui avrei potuto acquistare 3 quotidiani cartacei o 4 caffè.
Ahhh… dimenticavo, abito nel Ponente per me metro e ascensori verticali sono perfettamente inutili.
Spero di arrivare a campare sino a 70 anni per poter sfruttare la gratuità prevista se però questa sarà poi mantenuta nel tempo…
E poi vivere ancora altri anni da permettermi di poter ammortizzare almeno il costo di una cassa da morto: astenersi ASEF grazie.
E se mai andrò in Paradiso non sarà con l’ascensore di Castelletto come Caproni ma su un 1 doppio puzzolente.

Gian Paolo Sacco

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