Il dimenticatoio dizionario delle parole perdute” Franco Cesati Editore.

Un libro davvero curioso – e prezioso – per esploratori della lingua italiana che si vogliono divertire con le scintillanti invenzioni che essa ha prodotto nel tempo. Un antidoto alla povertà del parlare sciatto che si avvale di luoghi comuni, metafore logore, termini alla moda e anglicismi non necessari. Un repertorio vasto di parole dimenticate (circa 2000) provenienti dal registro colloquiale, letterario, o semplicemente obsolete, ma che varrebbe la pena di riportare alla luce comunicare in modo più ricco ed espressivo. Nel volume sono presenti esempi d’uso, sinonimi, etimologie e stralci di romanzi poesie in cui figurano. Particolare anche la forma grafica del testo scritto come un quaderno di appunti.

Ora mi corre l’obbligo di riportare qualche esempio. Sfoglio a caso;

COTTICCHIARE dare una leggera, parziale cottura./ NEGGHIOSO: pigro, svogliato/ CLEPTOCRAZIA: regime corrotto, si potrebbe dire governo ladro, ma vuoi mettere dare del cleptocrate al politico! / NICCHIARSI gemere sommessamente, ma anche sistemarsi, rannicchiarsi. Usato da Dante Inferno XVIII 103/5-“Quindi sentimmo gente che si nicchia ne l’altra bolgia”.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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