Gianni Ippoliti (curatore) “Il novissimo Ippoliti della lingua italiana” Ed. Baldini & Castoldi

Questo libro fa parte della mia collezione di dizionari, ed è senza dubbio il più eccentrico e il più divertente. È tratto dalla trasmissione Non è mai troppo tardi, quella di Gianni Ippoliti, non quella di Alberto Manzi. Su quel programma televisivo ci sono pareri discordi, se qualcuno dei non più giovani la ricorda, mi piacerebbe sentirli. Io invece voglio porre l’accento sull’aspetto propriamente linguistico. Si tratta di una raccolta di definizioni di parole,  date da persone incolte, così come le avevano comprese, travisandole, con effetti comici dirompenti. Questo dizionario è un esempio sublime di umorismo involontario, per quello lo giudico.

Qualche esempio.

a, A È una lettera dell’alfabeto, però vuol dire anche un dolore. Per esempio: « Aaa, mi hai fatto male. » Esempi di parole inizianti con a: a casa, a letto, arieccoli. (Ip)

abbaglio 1. Il can che abbaglia non mozzica. (Br) 2. Quando uno prende un abbaglio di sole, un colpo di sole. (Ap) 3. Un abbaglio è che delle persone hanno preso un abbaglio, ma che si sono sbagliate. (Ser) || Es.: «La domenica io ho preso un abbaglio però mio figlio mi ha detto che ho sbagliato.» (Mar)

abbiente 1. Significa diverse cose. Prima di tutto l’abbien- te dove uno va e si deve abbientare piano piano. (Ser) 2. È dentro un locale. (Ap) 3. Abbiente è una persona ab- biente, significa idoneità a fare qualche altro lavoro. (Pug) || Es.: «Ieri sono andato ad abitare da uno abbiente però non mi ha dato niente.» (Luc)

accattivante 1. Vuol dire che ha le persone cattive, spe- cialmente le donne bisogna tagliarle la lingua. (Ser) 2. È uno quando è cattivo e gli si storce la bocca, gli viene una crisi «aaeegrr». (Ap) 3.Quando uno vuole fare dispetti alle persone è accattivante. (Chi) 4. Sono quelli che litigano sempre come Caino e Babele. (Sig. C.)

Il libro si trova online nell’usato a buon prezzo.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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