Molto interessante la visita a questa galleria situata nel tratto di acquedotto fra Struppa e Prato, lunga 125 metri (ma con un secondo tratto ancora da rendere visitabile), progettata dall’architetto Carlo Barabino e realizzata fra il 1826 e il 1830.

Il nome si deve al motivo della sua costruzione: proteggere un tratto di acquedotto dalle frane che avvenivano spesso sulle fiancate del Bisagno, nel caso specifico alle pendici di San Cosimo di Struppa.

L’evento determinante fu la grande alluvione dell’ottobre 1822, che causò frane, esondazioni e la distruzione di buona parte dell’antico ponte di Sant’Agata.

La galleria ha un perfetto profilo ogivale e sul lato interno si affaccia su un grande camino di sfiato dalla sezione tondeggiante, con le pareti foderate di pietre. Sul lato esterno, dovendo fungere da “vetrina” delle grandi opere di allora, presenta un portale di pietre nobili con grande lapide, provenienti da alcuni edifici di Genova che erano in restauro o rifacimento, come il teatro Carlo Felice e la facciata di San Siro in centro storico.

L’interno è sempre umido con piccoli stagni perenni, dove si trovano bellissimi esemplari di geotritone, ben osservabili grazie ai loro lenti movimenti. Un ecosistema poco minacciato, dato che la galleria è normalmente chiusa al pubblico.

L’apertura di oggi si deve alle Giornate Europee del Patrimonio. Ottima la guida di esponenti del Ministero dei Beni Culturali, dell’Arpal per gli aspetti idrogeologici e dei volontari di alcune associazioni che si curano dell’acquedotto.

Terminata la visita, con meno di mezz’ora di cammino abbiamo completato l’acquedotto a monte, fino al ponte del XVII secolo alla Presa di Cavassolo.

Prossime occasioni di visita a questa galleria, e altri siti dell’acquedotto: domenica 24 settembre e sabato 21 ottobre

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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