Alberto Vigevani “L’invenzione” ed. Sellerio

 Ci si può innamorare di una donna frutto di invenzione (da cui il titolo)? Non è del tutto assurdo, le donne dei poeti – Beatrice Laura Silvia – a pensarci bene, in gran parte sono frutto di elaborazione fantastica sulla quale si è costruito un amore che ha attraversato i secoli e ancora fa dibattere e tormenta… gli studenti! Si può essere innamorati follemente e desiderare con passione una donna che non si è mai vista, è accaduto nella vita e in letteratura, come in questa storia.L’invenzione è quella di una donna, o meglio di una ragazza, che il protagonista narratore crea, con dovizia di particolari, ad uso di un amico, intessendo una storia d’amore, fittizia, dalle caratteristiche adolescenziali, ma non meno intense di quelle di un amore maturo.

Il libro tuttavia è molto altro, una dolente, introspezione dell’adolescenza sul filo della memoria; un’amicizia, tardivamente riconosciuta, a prezzo di rimorsi e di confessioni delle proprie debolezze e insicurezze; la rievocazione, rarefatta e sfocata come una vecchia fotografia, narrata con linguaggio sofisticato, di un ambiente –  la borghesia ebraica milanese –  e sullo sfondo il fascismo degli anni ’30, con qualche rapido cenno di quelli che saranno i germi del futuro dissenso intellettuale.

Un libro elegante, raffinato dal linguaggio prezioso e nostalgico. Un autore misconosciuto del Novecento che fu anche libraio e bibliofilo.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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