Di Enrico Appiani

La camminata fra Cicogna e Pogallo è un vero assaggio della Val Grande, sia nella sua natura selvaggia, sia nei resti dell’intensa attività di sfruttamento del legname, durata fino ai primi decenni del ‘900. Incredibile l’idea che luoghi impervi e poco raggiungibili ancora oggi, avessero stimolato a fine ‘800 alcune grandi opere per renderli abitabili e sfruttabili. Si devono all’ingegner Carlo Sutermeister diverse idee e iniziative non soltanto rivolte all’obiettivo di prelievo e trasporto del legname, ma anche a tutte le infrastrutture e servizi che si rendevano necessari per rendere possibile tale attività. Così Sutermeister non si limitò a progettare le teleferiche per trasportare il legname a valle, bensì ideò quanto potesse servire alla comunità di Pogallo. Anzitutto la strada per Cicogna e da lì un’ardita mulattiera per raggiungere Pogallo nonostante lo stretto canyon del torrente San Bernardino e le pareti strapiombanti di gneiss, la roccia metamorfica che domina in questa valle. Poi l’energia elettrica, costruendo la prima centrale idroelettrica in Italia! E poi lo stabilimento di lavorazione del legname e le case dei lavoratori, nella stupenda piana che oggi appare come un alpeggio soleggiato e tranquillissimo, circondato dalle boscose montagne della Val Grande. E ancora i servizi, il medico, le Poste, persino la stazione dei Carabinieri.

Si prova una grande ammirazione per gli imprenditori illuminati di un tempo, che certamente godevano di condizioni economiche e sociali più favorevoli di quelle odierne, ma comunque non erano solo dediti a sfruttare al massimo i frutti del lavoro, ma anche a creare innovazione e benessere.

La strada Sutermeister stupisce ancora oggi per l’arditezza di certi passaggi, realizzati con alti ponti in legno e metallo, oppure lastre di pietra a sbalzo, sulle quali non si camminerebbe senza assoluta fiducia sulla loro tenuta. Non è mancato l’arrivo di un grosso elicottero, in posizione terribilmente vicina alle pareti del canyon nel punto più stretto, per soccorrere un escursionista che aveva accusato un malore a metà strada fra Cicogna e Pogallo. Notare che per chiamare i soccorsi, qualcuno è tornato di corsa a Cicogna, infatti in quella valle manca del tutto il segnale telefonico. E occorre prudenza nello stesso avvicinamento in auto a Cicogna, dato che sono 7 km di strada stretta e tortuosa, con pochi slarghi per l’incrocio di veicoli. Anche a Cicogna manca del tutto il segnale di telefonia mobile, ma l’ostello e il bar dispongono del segnale via cavo e offrono il wifi ai clienti. A Cicogna c’è anche un centro di informazioni sul parco della Val Grande, di cui ricorre il trentennale essendo stato creato nel 1993.

. Incredibile l’idea che luoghi impervi e poco raggiungibili ancora oggi, avessero stimolato a fine ‘800 alcune grandi opere per renderli abitabili e sfruttabili. Si devono all’ingegner Carlo Sutermeister diverse idee e iniziative non soltanto rivolte all’obiettivo di prelievo e trasporto del legname, ma anche a tutte le infrastrutture e servizi che si rendevano necessari per rendere possibile tale attività. Così Sutermeister non si limitò a progettare le teleferiche per trasportare il legname a valle, bensì ideò quanto potesse servire alla comunità di Pogallo. Anzitutto la strada per Cicogna e da lì un’ardita mulattiera per raggiungere Pogallo nonostante lo stretto canyon del torrente San Bernardino e le pareti strapiombanti di gneiss, la roccia metamorfica che domina in questa valle. Poi l’energia elettrica, costruendo la prima centrale idroelettrica in Italia! E poi lo stabilimento di lavorazione del legname e le case dei lavoratori, nella stupenda piana che oggi appare come un alpeggio soleggiato e tranquillissimo, circondato dalle boscose montagne della Val Grande. E ancora i servizi, il medico, le Poste, persino la stazione dei Carabinieri.

Si prova una grande ammirazione per gli imprenditori illuminati di un tempo, che certamente godevano di condizioni economiche e sociali più favorevoli di quelle odierne, ma comunque non erano solo dediti a sfruttare al massimo i frutti del lavoro, ma anche a creare innovazione e benessere.

La strada Sutermeister stupisce ancora oggi per l’arditezza di certi passaggi, realizzati con alti ponti in legno e metallo, oppure lastre di pietra a sbalzo, sulle quali non si camminerebbe senza assoluta fiducia sulla loro tenuta. Non è mancato l’arrivo di un grosso elicottero, in posizione terribilmente vicina alle pareti del canyon nel punto più stretto, per soccorrere un escursionista che aveva accusato un malore a metà strada fra Cicogna e Pogallo. Notare che per chiamare i soccorsi, qualcuno è tornato di corsa a Cicogna, infatti in quella valle manca del tutto il segnale telefonico. E occorre prudenza nello stesso avvicinamento in auto a Cicogna, dato che sono 7 km di strada stretta e tortuosa, con pochi slarghi per l’incrocio di veicoli. Anche a Cicogna manca del tutto il segnale di telefonia mobile, ma l’ostello e il bar dispongono del segnale via cavo e offrono il wifi ai clienti. A Cicogna c’è anche un centro di informazioni sul parco della Val Grande, di cui ricorre il trentennale essendo stato creato nel 1993.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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