Fosco Maraini “Gnòsi delle Fànfole” Ed, la nave di Teseo

Questo è un libro di poesia metasemantica che, detto così,  sembra chissà quale astruseria, invece contiene semplicemente (si fa per dire) testi poetici composti “di termini inventati, privi di senso se non per quello, obliquo, conferito ad essi dal loro stesso suono” .

Ma forse sarà meglio passare ad esempi concreti come questo: Il lonfo recitata magistralmente da Gigi Proietti e reperibile su youtube.

Il lonfo non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta, ma quando soffia il bego a bisce bisce sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta”… e prosegue.

Questo testo mi ha dato e continua a darmi ogni volta un piacere euforico e scintillante. La stessa cosa è accaduta quando l’ho presentato ai miei scolari che si sono cimentati con successo e divertimento in imprese analoghe. Stessa cosa con i miei nipotini, uno dei quali conosce Il lonfo a memoria: non lo avesse mai fatto! Gli tocca recitarlo ad ogni riunione di famiglia.

Un altro assaggio:

 Il giorno ad urlapicchio … ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi un giorno tutto gnacchi e timparlini, le nuvole buzzillano, i bernecchi ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini; è un giorno per le vànvere, un festicchio un giorno carmidioso e prodigiero, è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio in cui m’hai detto “t’amo per davvero”.

Credo che per apprezzare questi testi ci voglia un pizzico di follia o quanto meno il ricorso al pensiero divergente.

Nota. L’autore Fosco Maraini, grande antropologo, è (era) il padre di Dacia.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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