COMUMICATO STAMPA
Ràixe d’@amare, il festival delle radici tabarchine, giunge alla terza edizione e si sposta sul mare, simbolo del viaggio plurisecolare dei liguri che attorno al 1540 vennero mandati in Tunisia, sull’isola di Tabarka, a pescare corallo e vi rimasero circa due secoli per poi trasferirsi principalmente sulle isole sarde di San Pietro e Sant’Antioco.
Quel mare che per la Cooperativa Millepiedi onlus, organizzatrice dell’evento, unisce e non separa i tabarchini oggi sparsi nel Mediterraneo, in particolare le due comunità di Calasetta (sull’isola di Sant’Antioco) e Carloforte (su quella di San Pietro), dove è forte il sentimento di identità culturale e linguistica.
Non a caso a Calasetta è nato il museo/archivio digitale Raixe (radici) e a Carloforte il Polo linguistico tabarchino. Proprio da queste sedi, dopo i saluti istituzionali con i sindaci dei due Comuni, partirà il viaggio per conoscere meglio le origini e le prospettive delle due comunità.
Un viaggio per terra e per mare, ma soprattutto in mezzo alle onde, con l’ambizione di guardare la storia da diversi punti di vista, così come di dare voce alle genti – anche straniere, i cosiddetti “furesti” – che contribuiscono a tessere il passato con il futuro.
L’appuntamento di questo “Viaggio ai confini della tabarchinità” è martedì 4 luglio a Calasetta (h 18, Raixe) e mercoledì 5 luglio a Carloforte (h 18.45, Polo linguistico).
L’accoglienza è a cura di Marzia Varaldo, presidente della Cooperativa Millepiedi, in dialogo con i sindaci, mentre due brevi visite sono condotte rispettivamente da Remigio Scopelliti e Andrea Luxoro.
Subito dopo sono previste due traversate di andata e ritorno, di 30 minuti l’una, sui traghetti Delcomar con personaggi di spicco della cultura: martedì 4 luglio sulla tratta Calasetta-Carloforte con partenza alle 19.30 lo scrittore Massimo Carlotto (autore, tra gli altri, del noir “Il mistero di Mangiabarche”) dialoga con l’antropologo Luca Navarra.
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Per il viaggio di ritorno, sulla tratta Carloforte-Calasetta con partenza alle 20.15 il musicista e cantautore calasettano Matteo Leone, appassionato di jazz e blues ma sempre più famoso per i suoi concerti in tabarchino, si esibisce con brani dal nuovo disco “Raixe”.
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Mercoledì 5 luglio sulla tratta Carloforte-Calasetta con partenza alle 20.15 il giornalista inglese James Bone, ex corrispondente del Times e del Daily Telegraph che oggi vive tra New York, Londra e Carloforte, dialoga con l’antropologo Luca Navarra.
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Per il viaggio di ritorno, sulla tratta Calasetta-Carloforte con partenza alle 21 il musicista e cantautore carlofortino Battista Dagnino, autore di diversi brani in tabarchino e celebre per lo spettacolo “In te unde de Faber”, in cui reinterpreta le canzoni di Fabrizio De André, si esibisce nel concerto “A ca insciû mò” (la casa sul mare).
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L’evento è stato reso possibile grazie ai contributi dei Comuni di Calasetta e di Carloforte, di una campagna di crowdfunding e della collaborazione dell’associazione Botti du Shcoggiu.
Il biglietto di andata e ritorno per le traversate protagoniste del festival delle radici tabarchine costa 5 euro e si acquista direttamente presso il museo Raixe di Calasetta (via Principe Umberto I 61) o il Polo linguistico di Carloforte (via XX Settembre 48). Include la partecipazione agli eventi a bordo, un assaggio del prelibato cous cous di Betta Rombi, un bicchiere di Carignano del Sulcis, e contribuisce a sostenere il progetto di promozione della cultura tabarchina.
“Il tabarchino è emblema della contaminazione tra popoli e culture nel Mediterraneo” dice Marzia Varaldo “con questa edizione di Raixe d’@amare vogliamo fare il punto sull’identità tabarchina e provare a mettere insieme il sentimento di chi la vive alla curiosità di chi la osserva”.
Per ulteriori informazioni: tel. 327.2880396, raixe@coopmillepiedi.it