Georges Simenon “Le memorie di Maigret” Ed. Adelphi

  Caro commissario, grazie al signor Simenon, noi lettori abbiamo partecipato alle sue imprese investigative, rallegrandoci dei suoi successi; abbiamo conosciuto la sua burbera bonomia (un ossimoro che ben La descrive), la sua rassicurante umanità; riconosciamo il profumo del tabacco della sua pipa e ci è noto il suo apprezzamento per la buona cucina; ci è stata presentata la gentile signora Maigret, che con dolce ironia la accoglie e la consola quando Lei torna a casa. Un ritratto completo, che fa di Lei un caro amico per un grandissimo numero di lettori in tutto il mondo; tuttavia questa è una descrizione dall’esterno, fatta da qualcuno che la conosce bene sì, ma che resta pur sempre un’interpretazione soggettiva. Ora però, grazie alla pubblicazione di queste memorie, possiamo ascoltare direttamente la sua voce, l’altra campana come si dice. Finalmente Lei potrà chiarire alcuni aspetti del rapporto con il suo biografo che erano rimasti irrisolti; potrà sottolineare le differenze che intercorrono fra la sua reale persona e il personaggio raccontato da Simenon; ci parlerà con affettuosa nostalgia della sua infanzia, e della sua giovinezza, degli inizi della carriera, del suo matrimonio.Un bel gioco di specchi: commissario Maigret o signor Simenon? C’è il suo nome su queste memorie, non vorrà dirmi che Maigret c’est moi! Chi fa le precisazioni puntigliose nel testo, il personaggio o l’autore che in qualche modo si giustifica e rettifica qualche errore? Quanti Maigret ci sono? Quello descritto da Simenon del quale conosciamo le imprese, quello che parla nelle memorie, quello che Simenon fa parlare nelle sue memorie, e siamo a tre;  e tutti quelli portati sullo schermo, grande e piccolo, fra i quali quello indimenticabile interpretato da Gino Cervi.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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