Vito Bianchi “Dracula. Una storia vera” Raffaello Cortina editore

Il nemico è il Turco, “flagello della Cristianità”; i difensori, dio lo vuole, sono ungheresi, romeni, serbi, albanesi, greci, (non sempre d’accordo fra loro). Il più zelante è il voivoda Vlad III di Valacchia, l’impalatore – della dinastia dei Draculesti, che, in obbedienza al papa Pio II, mette la sua spada ed altri strumenti bellici, al servizio della lotta contro il sultano Maometto II, il Conquistatore; e “nel nome della Croce”, compie efferatezze che ancor oggi destano orrore; questo è il vero Dracula, o almeno quello che ne è considerato il modello. Tuttavia pare che gran parte della sua pessima fama fosse stata artatamente costruita e diffusa dai suoi nemici, che non erano pochi, quando ancora era in vita. Certo nel XV secolo non si andava tanto per il sottile, ma forse sul povero (si fa per dire) Vlad si è un po’ esagerato. Vito Bianchi, con notevole acribia storica, ricostruisce vita e gesta di questo personaggio in un avvincente racconto, degno dei più celebrati bestseller. Il Dracula vampiro, che tutti conosciamo, nasce qualche secolo dopo, nel 1897, per la penna di Bram Stoker, che proprio un tipo avventuroso non era. La grande valenza simbolica di questo personaggio ha dato vita ad una serie di cloni più o meno somiglianti che si sono diffusi in vari prodotti della cultura di massa: dal cinema ai fumetti, da nuovi libri alla TV, dai videogiochi fino al ruolo di testimonial (decisamente incongruo) per le donazioni di sangue.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

image_printScarica il PDF