Kjell Westö “Miraggio 1938″ ed. Iperborea

1938. Hitler sta mostrando i suoi artigli provocando rabbia e ammirazione in tutta Europa. A Helsinki un gruppo di amici della comunità di svedesi di Finlandia, si riunisce nel «circolo del mercoledì», sono vecchi compagni di gioventù dell’avvocato Claes Thune, chiacchierano, bevono e discutono ogni mercoledì sera dopo il lavoro. Anche in quel piccolo mondo la preoccupante situazione politica fa sentire i suoi effetti, gli amici si dividono tra liberali e conservatori, e al pari di quanto avviene nella società e nella politica la contrapposizione si fa sempre più netta e aspra. In gioco sono la concezione dell’uomo, della democrazia, del ruolo della Finlandia nella politica internazionale e il giudizio sull’ideologia e la politica del nazismo.

Il clima di instabilità e di ansia che si vive nella società va di pari passo con la grave crisi della vita privata di Claes Thune. Terminata la sua carriera diplomatica in Svezia e in Russia, è tornato in patria, la moglie lo ha lasciato per un amico, ed egli conduce stancamente uno studio di avvocati. Può contare però sulla collaborazione della sua nuova segretaria, l’efficiente ed impeccabile. Matilda Wiik. Dietro al suo aspetto inappuntabile, metodico e riservato, anche Matilda è una donna tormentata, e un giorno tutti gli orribili ricordi della Guerra civile finlandese (una storia poco nota ma interessante n.d.r)  riemergono dal passato, quando durante uno degli incontri del circolo del mercoledì riconosce una voce, inconfondibile, che la riporta indietro di vent’anni, in un altro tempo oscuro, impossibile da dimenticare. Come confrontarsi con il dolore e con le cicatrici del passato? Come vendicare quel che è successo? Con una scrittura elegante e un tocco quasi da romanzo noir d’altri tempi Kjell Westö tesse una trama precisa e incalzante, dove i colpi di scena lasciano il posto alle riflessioni sulla storia e sulla politica, ma la tensione è tenuta alta da un meccanismo narrativo perfetto e implacabile. Il narratore ha un piano, freddo e scientifico, come quello della signora Wiik…

Grazia Tanzi

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