Stephen Fry “Mythos” Ed. Salani

Il mito è una delle cose più belle e profonde che l’immaginazione umana abbia prodotto, è presente in tutte le popolazioni, da quelle a struttura tribale alle civiltà più complesse.

Ogni volta che ne leggo uno rimango sempre incantata dalla capacità che queste storie hanno di capire, fin nelle pieghe più recondite, passioni, paure, desideri; il mito ‘spiega’ poeticamente, illustrandolo in figure esemplari, ogni aspetto della vita umana, i rapporti fra gli uomini e le loro leggi, il potere divino e quello terreno, dà conto in modo immaginifico della nascita della natura e dell’universo. I miti hanno percorso i millenni, attraverso la trasmissione orale si sono stratificati (come le rocce), arricchendosi di varianti e di significati, analogamente a quanto accaduto per le fiabe e i racconti del folclore che ne sono in qualche modo imparentati. La scrittura ha permesso che arrivassero fino a noi ed ancora hanno qualcosa da dirci su quel che siamo. I nostri miti di riferimento, quelli della Grecia antica, hanno ispirato l’arte e la musica; grandissima parte della pittura e della scultura ci sarebbero incomprensibili senza la conoscenza dei miti. La polisemia, intrinseca, del mito fa sì che esso possa essere piegato a più interpretazioni ed essere usato per dar conto anche di situazioni attuali, pensiamo a Freud (senza entrare nel merito) con Edipo e non solo, o a Camus con il suo Sisifo per esempio; grandi scrittori li hanno rinarrati, mi viene in mente il Minotauro di Dürrenmatt; ma già in antico i miti erano stati riscritti e reinterpretati, pensiamo a Ovidio con le Metamorfosi o con le splendide Eroidi, le lettere che le donne del mito scrivono ai loro eroi (sarebbe meglio dire mascalzoni) che le hanno abbandonate.


Il libro di Fry è un lavoro di divulgazione serio e appassionato, che in tono scanzonato e leggero, rivolto ad un vasto pubblico, riporta con rigore filologico, le più belle storie, avventure, disavventure, amori, rivalità, lotte, violenze e soprusi di questi esseri, immortali e potenti. che gli uomini hanno immaginato e creato così simili a se stessi.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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