Di Enrico Appiani

Vale la pena di spendere un pomeriggio per combinare cultura storica della nostra città e passeggio in un magnifico e vasto parco, a Villa Duchessa di Galliera a Voltri. La mostra “Il Magnifico Dono”, breve ma significativa, si trova nel teatro-bomboniera del 1785 e mostra alcuni quadri, ritratti, documenti, medaglie e altri oggetti, alcuni mai mostrati prima al pubblico, che ricordano la vita e le opere di Raffaele De Ferrari e Maria Brignole Sale, duchi di Galliera, a favore della nostra città.

La loro immensa fortuna, dovuta sia a beni ereditati da entrambi, sia alla capacità imprenditoriale di De Ferrari, unita ad una certa lungimiranza e generosità, consentì loro di donare ben 20 milioni di lire di allora in lingotti d’oro, per la costruzione della nuova diga foranea e la modernizzazione del porto di Genova. Prima dell’ammodernamento di fine ‘800, di cui Raffaele De Ferrari non fece in tempo a vedere l’avvio, la difesa del porto era affidata al “molo nuovo”, risalente al 1642, che si protendeva verso est dal promontorio della Lanterna e non riparava adeguatamente il porto storico dai marosi, procurando ingenti danni alle navi in occasione di particolari mareggiate. 

La visione del nuovo porto era in sintonia con la forte espansione dei traffici maritttimi, seguita all’apertura del canale di Suez, sul quale lo stesso De Ferrari aveva investito.  Una visione imprenditoriale lucida e strategica, incentrata su Genova e a favore di Genova.   Differente da certe visioni di oggi, non più pilotate da grandi genovesi, dove grandi opere come la nuova diga foranea sono indotte da interessi esterni, dalle navi sempre più grandi e da un traffico globalizzato. Tale traffico riempie di container la nostra città, ma porta ricchezza a multinazionali del commercio e della logistica che con Genova hanno poco a che fare.  Con scelte che non migliorano la vita dei nostri concittadini. 

In seguito alla morte del marito, avvenuta nel 1876, la Duchessa Brignole Sale in seguito donò al Comune gran parte delle sue proprietà, fra cui Palazzo Rosso, che costituì la prima galleria civica della città, e Palazzo Bianco. Fondò inoltre un ospedale, che in seguito divenne l’attuale Galliera.   Grandi interventi di commercio, cultura e servizi pubblici, da parte di personaggi illuminati e dello spirito internazionale, che i genovesi dovrebbero ricordare meglio.  

Fra i reperti della mostra, c’è la possibilità di sfogliare la riproduzione delle grandi tavole del progetto del nuovo porto. 

Ottima la guida di Matteo Frulio, curatore della mostra, storico esperto e direttore del Parco, e gradevole la presenza del Gruppo Storico Voltrese, con costumi ottocenteschi in tema.

Matteo Frulio, a destra, curatore della mostra

La mostra, che si inserisce nei Rolli Days 2023, resta aperta fino al primo maggio.

Sempre bello, poi,abbinare a questa visita una passeggiata nella Villa, dove sono terminati alcuni lavori di manutenzione e messa in sicurezza dei pendii, e dove cominciano le fioriture della bella stagione, in particolare viole e iris. 

https://www.happyticket.it/genova/acquista-biglietti/246110-il-magnifico-dono.htm

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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