Di Gian Paolo Sacco
C’è qualcuno che lo trova persino carino. Io lo trovo osceno e soprattutto una violenza nei miei confronti. Mi riferisco al murale zona stazione Pegli. Chi l’ha autorizzato? Nessuno? E allora è un abuso. Uno stile street art, di modesta qualità poi, confacente alla “periferia”, intesa in senso classico, uno stile graffiti urbano, underground, mutuato dai ghetti americani, dalle aree industriali dismesse. Che è un prepotente pugno in un occhio, una violenza gratuita in una stazione liberty ottocentesca che fatica a sopravvivere tra adeguamenti architettonici necessari, vandalismi e il degrado del tempo. Aspiranti Banksy ed Haring almeno astenersi.

Come peraltro abbandonate sono le scarpate ferroviarie: una boscaglia intricata e sporca quando ci potrebbero stare dei giardini spettacolari.
Hai voglia celebrare il mitico glicine della stazione e la sua fioritura commovente, ci vorrebbe un diverso rispetto del bene pubblico e un amore del bello ormai a mio avviso definitivamente corrotto.
Gian Paolo Sacco

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Sono d’accordo per chiedere la ripulitura del muro e direi anche per far togliere quella pianta di “bagolaro” chiamata anche “spaccasassi” che è rimasta dopo i lavori per la sostituzione del ponte sulla ferrovia. Infatti ve ne erano altre che sono state tagliate in quella occasione. Sono o po tante adatte a superfici ampie dov’è possono radicare con facilità e lasciate crescere in una superficie così limitata non possono che essere un pericolo nel caso il vento le abbattesse.
Suggerirei che alla base del muro in questione venisse piantato qualche rampicante del tipo “vite vergine” che lo coprirebbe in pochi anni rendendolo inadatto ad essere nuovamente “dipinto”.
Nelle aiuole della stazione, a livello del marciapiede antistante le rotaie, ci starebbe bene un tappeto di “lippia” una pianta erbacea che radica molto velocemente e ostacola la crescita di infestanti quali la parietaria e altre e ha il pregio di non richiedere manutenzione ne’ frequenti innaffiature.
Sarebbe però necessario prendere contatto con le ferrovie per poter avere autorizzazione al piantunamento della “lippia”.
Sono disponibile per mostrare esempi di piccoli prati fatti con tale erba e fornire anche, gratuitamente, qualche piantina e anche la manodopera per piantarle.
Chiamatemi su Wathapp al 3804557932
Saluti.
Cordialità
Sono pienamente d’accordo con te. Detesto coloro che deturpano muri e arredi urbani e li vivo come una vera e propria VIOLENZA nei miei confronti. Vorrei che finalmente chi deturpa (magari credendosi un novello Picasso) fosse costretto a ripristinare il muro o l’arredo originale. Educazione Civica… questa grande sconosciuta…
Si è vero è un murales fuori posto, non c’entra niente col contesto, la zona non è il Bronx o altre periferie degradate.
E’ un pugno nell’ occhio, sul muro starebbe meglio un disegno floristico in tono con la stazione liberty. . Il writer manca di sensibilita’ paesaggistica.