Storia ed antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo

Il nuovo registro, in perfetta sintonia con il precedente, va dal 13 agosto 1875 al 7 gennaio 1877. Sulla copertina del volume, la scritta centrale ad arco e dorata, come già la precedente, ci parla della nuova proprietà: Villa Durazzo Pallavicini. Tra i visitatori che hanno lasciato la propria firma, anche in questo caso, molti quelle provenienti dal resto del mondo. Mi ha colpito invece, e ve lo segnalo, quanto ha lasciato scritto un italiano, Luigi Rossi di Albano Vercellese:

“il 27 giugno 1876, meravigliato da tanta magnificenza rende il dovuto omaggio ai signori Durazzo Proprietari, i quali così splendidamente, continuano le tradizionali bellezze di questa villa monumentale, onore d’Italia”.

Copertina secondo tipo di Registro dei visitatori

Anche del volume seguente (8 gennaio 1877 – 3 giugno 1878) segnalo esclusivamente la sarta Clotilde Cattaneo che ci lascia un suo pensiero in rima che trascrivo:

oggi abbandonando
ago filo e seta
la pompa di Pallavicini
ammirai lieta
ed è con stupor contemporaneo
che metto il mio nome
Clotilde Cattaneo.

Il registro che va dal 4 giugno 1878 all’11 ottobre 1879, in continuità con il precedente ha annotazioni interessanti che trascrivo.

Il 4 giugno 1878, Antonio Bardino, visitatore di Montevideo, in compagnia di Francesco Fiorito, lascia scritto in italiano:

“visitiamo questo pezzo di Paradiso Terrestre, proprio degno del giardino del mondo. Benedetto sulla terra chi ti fece e riposo eterno nell’altra vita”.

Dopo tanti elogi, trascrivo il primo disappunto di un visitatore. Il 2 luglio 1879, Edoardo Catalano lascia scritto:

“Edoardo Catalano, oggi 2 luglio 1879; ‘a (sic) visitato questa villa, dopo di avere atteso dalla S. Ill.ma sino alle ore 6, per ottenere il permesso del Signor Marchese, che gentilmente gli fu accordato, non però senza averlo ben pagato col bagnarsi da capo a piedi per dirotta pioggia, e ciò tutto nel soverchio gelo del signor Custode, che gli proibì di entrare per 10 minuti di ritardo dall’orario. Pertanto, dopo avere ammirato i pregi di questa villa, lascia un cordiale saluto al Signor Marchese per la sua somma cortesia riservatagli.
Edoardo Catalano

Il volume seguente, che ci segnala i visitatori dal 12 ottobre 1879 al 5 aprile 1881, ci riserva una bella sorpresa. Il 12 aprile 1879, segnalati da un cartellino attaccato al foglio firme, troviamo tre visitatori illustri: si tratta di Sua Altezza Reale FEDERICO III, Imperatore di Germania e Re di Prussia, di Vittoria di Sassonia – Coburgo – Gotha, moglie di Federico III, e di Guglielmo, figlio della coppia, e futuro (ed ultimo) Imperatore di Germania e Re di Prussia.

Firme di Federico Guglielmo Principe di Germania, Vittoria principessa regala d’Inghilterra, Gugliemo Principe di Prussia

Di seguito alcuni dati storici per inquadrare i personaggi, anche circa il periodo della loro visita a Pegli.

Federico III di Germania (1831 – 1888) è stato il secondo e penultimo Imperatore tedesco (Kaiser) e contemporaneamente l’ottavo e penultimo Re di Prussia. Aveva sviluppato tendenze liberali che si rafforzarono soprattutto quando, nel 1858 gli diedero in moglie la figlia primogenita della Regina Vittoria del Regno Unito e del Principe Alberto, anche lei Vittoria di nome (in famiglia nota con gli appellativi di Pussy o Vichy, per distinguerla dalla madre). Il loro matrimonio fu celebrato a Londra nel 1858 e un anno dopo, il 27 gennaio 1859, diede alla luce il suo primo figlio, il futuro Kaiser Guglielmo II di Germania (1859 – 1941).

Nel 1871 avvenne l’unificazione della Germania come impero tedesco con Guglielmo I, padre di Federico. Mai amato dal suo cancelliere Otto von Bismarck, che non si fidava del liberalismo della moglie, Federico venne sempre tenuto lontano da qualsiasi posizione di potere reale, per tutta la vita del padre.

Federico III Kaiser di Germania -Padre

Federico fu iniziato alla Massoneria nel 1853 dallo stesso padre divenendo Gran Maestro di Loggia nel 1860 e, nel 1861 protettore delle tre grandi logge di Berlino. Si scontrò con le tendenze conservatrici di molti massoni tedeschi e nel 1874 si dimise dalla sua carica di gran maestro rimanendo comunque protettore delle grandi logge prussiane. Federico III salì al trono il 9 marzo 1888 e regnò per soli 99 giorni: morì a Potsdam il 15 giugno dello stesso anno e lì fu sepolto. Gli successe il figlio Guglielmo II che rimase in carica sino al 9 novembre 1918 . Viene considerato tra i principali responsabili della Prima Guerra Mondiale.

Guglielmo II Kaiser di Germania- Vittoria Regina di Prussia

Alcune considerazioni su questi importanti personaggi al momento della loro visita: Federico III a quel tempo aveva 48 anni ed era ancora erede al trono di Germania e Prussia; la moglie (1840 – 1901) futura Regina Vittoria di Prussia, trentanovenne, era diventata madre a 19 anni; il loro figlio Guglielmo a quel tempo aveva 20 anni. Salirà al trono di Germania e Prussia al suo ventinovesimo compleanno.

L’ultima firma di questo volume, posta il 5 aprile 1881è quella del dottor Huber Feluer avvocato di Budapest. 

… l’avventura continua …

Nella foto di copertina: Parco Storico Villa Durazzo Pallavicini_Edicola della Madonna

Le immagini relative al “Registro dei visitatori della Villa Pallavicini” sono pubblicate su autorizzazione dell’ Archivio DURAZZO-GIUSTINIANI all’autore Dott. G.Walter Cavallo e a “il PONENTINO” per la serie di articoli relativi alla storia della villa e della sua fruizione turistica – Sono vietati ogni altro uso e riproduzione World Copyright-

Giacomo Walter Cavallo
Dopo 35 anni di lavoro bancario. a sessant’anni, ha conseguito la Laurea in Storia Moderna e contemporanea e di seguito la Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Genova. Svolge attività di volontariato in ambito educativo e formativo come socio presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Seniores Liguria”. E’ membro del direttivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”
(la foto del tondino è tratta da uno scatto di Angelo Lavizzari)

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