Molti sono i percorsi escursionistici possibili alle spalle di Arenzano, grazie anche all’aspetto territoriale con molti contrafforti montuosi che scendono dal crinale dello spartiacque, fra i monti Reixa e Rama, formando diversi torrenti, ricchi d’acqua anche in questo tempo di siccità. Un anello gradevole e di soddisfazione si svolge fra il Curlo, sopra Arenzano (300m, raggiungibile in auto, ma con parcheggio limitato) e il passo della Gava (752m). Presa la sterrata fino alle case dell’osservatorio ornitologico del parco del Beigua, si volta a destra sul sentiero a due pallini rossi, segnato anche dalla A maiuscola. Si giunge in breve al riparo Scarpeggin (502m), dominante sul versante mare e addossato ad un masso. Poco oltre, dal sentiero A si stacca a sinistra quello indicato da M, che sale al panoramico passo della Gavetta con un breve tratto ripido. Prime fioriture di erica e crochi. Molto bello il falsopiano che porta alla Gava, passo caratteristico individuabile in larghe zone del nostro appennino e con ampio panorama a ponente e levante. Poco sotto c’è il rifugio “Cá Gava”, accessibile all’interno e con bella terrazza erbosa, deliziosa e riparata, in pieno sole. La discesa al Curlo si può fare con la classica sterrata che passa per il Mulinello (resti di teleferica dei tempi della fienagione) e il riparo Beppillo, con un piccolo museo di civiltà contadina. Bel giro davvero, poco più di 10 km percorribili con poca fatica e dislivello contenuto, di circa 500m.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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