Il Coro della parrocchia di San Francesco d’Assisi, nel Quartiere Giardino di Pegli, festeggia il 50° anniversario della fondazione con un grande concerto, che si tiene nella chiesa stessa, sabato 4 marzo 2023 alle 21.   Vengono proposti 19 brani che fanno parte della storia del coro, dall’accompagnamento delle funzioni liturgiche ai numerosi concerti tenuti in questo lungo arco di tempo.

Di Enrico Appiani

Nel 1973 erano trascorsi pochi anni dal termine della costruzione del Quartiere Giardino e dalla consacrazione della nuova parrocchia di San Francesco, collocata in un’ampia chiesa di architettura moderna, con un grande crocifisso illuminato dall’alto lucernaio e le ondulazioni del tetto a simboleggiare i 12 apostoli.  Alcuni organisti si alternavano ad accompagnare le funzioni principali, quando una giovanissima Antonella Schirru, adolescente dotata di grande musicalità, provò a costituire un coro femminile nella primavera del 1973, con ragazze provenienti dal quartiere e dal mondo Scout.

Posso dire con emozione che fui presente anch’io fin dall’inizio, Antonella abitava nel palazzo accanto al mio e sapendo che studiavo pianoforte mi coinvolse da subito con grande energia.  Mi trovai così ad accompagnare il coro San Francesco nelle messe domenicali, nelle principali feste e in seguito anche nei concerti, senza interruzioni dal 1973 al 2010, anno dal quale gli impegni legati al lavoro e al mio coro Monti Liguri mi indussero a lasciare questo ruolo a Gianni Calamaro, organista che segue tuttora il coro con passione e bravura, supportandolo anche nelle scelte di indirizzo musicale.

Come repertorio, il coro dei primi anni eseguiva brani da messale moderno, “canzoni liturgiche” che si trovavano in pubblicazioni classiche come “Nella casa del Padre”.  Lo scopo del cantare era infatti triplice: animare le funzioni; coinvolgere le bimbe e le ragazze del coro in un cammino di fede, amicizia e crescita; e indurre i fedeli delle funzioni a cantare a loro volta, sull’onda delle melodie semplici e orecchiabili.  Passato un decennio dalla fondazione, il coro San Francesco era più numeroso e inter-generazionale, annoverando bimbe, adolescenti, ragazze e donne, con diversi coloriti di voci femminili.   Pertanto Antonella provò a percorrere anche la strada della polifonia classica, con autori come Palestrina, Da Victoria, Bach, Haendel. Il coro non era più limitato al servizio liturgico, aprendosi a concerti anche impegnativi, sia in ambito parrocchiale che esterno.  Per un certo periodo vi fu la consuetudine di compiere un “viaggio corale” in epoca estiva, a scopo di amicizia e ricreazione, ma anche di cantare fuori città e fuori regione.

Negli anni ’90, per impegni di lavoro e famiglia, la fondatrice Antonella passò la direzione ad una giovane corista molto scrupolosa e determinata, Paola Bordilli, che coltivò in modo ancora più sistematico la polifonia per voci femminili, sia in ambito classico che moderno.  In anni recenti, dopo l’elezione di Paola nel Consiglio Comunale di Genova e la sua nomina ad Assessore, incarico che ricopre tuttora, il timone è passato a Francesca Sorbello, attuale direttrice, nonché corista e accompagnatrice alla chitarra da decenni.  Francesca impiega con abilità la sua esperienza nel coro e la sua preparazione musicale, curando in particolare gli aspetti di cura delle voci e interpretazione dei canti.  Tutto questo senza mai perdere di vista lo spirito della fondazione:  fare del buon canto nella semplicità dell’amicizia, della fede e del cammino educativo delle coriste, alcune delle quali presenti da lungo tempo, mentre altre si ricambiano, nel classico avvicendamento dell’esperienza temporanea. 

Il coro non è sempre stato esclusivamente femminile, tuttavia hanno sempre prevalso le donne, ragazze e bimbe, fino a rendere stabile il tipo di formazione, che comprende le voci di Soprani primi, Soprani secondi, Contralti primi e Contralti secondi.  Il concerto del 50° viene accompagnato dall’organista Gianni Calamaro, affiancato in alcuni brani da una giovane flautista e da un violinista, Eliano Calamaro, cugino di Gianni.  Dopo i 37 anni del mio sostegno organistico al coro, sono felice di essere stato invitato anch’io ad accompagnare tre brani molto rappresentativi e legati all’attività dei primi decenni.  Siete tutti invitati a condividere la festa per questa bella ricorrenza.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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