Quando viene a mancare una persona è sempre un duro colpo per la vita e per tutte le persone che la conoscevano, quando viene a mancare Anna Solaro il colpo riguarda tutti. È come se improvvisamente mancassero gli anelli di congiunzione fra le cose, i nessi logici fra concetti, è come se improvvisamente il mondo diventasse meno pieno e tutti gli esseri un po’ più isolati.

Un’amica, una parente, un cuore pulsante, un conforto per tutti intorno a lei, questo rappresenta questa donna e questo è il motivo per cui è così dura la sua scomparsa.

È stata una scoperta terribile, anche se tutti sapevamo tutto, perché proprio lei ha continuato ad informarci con il suo diario tenuto sulla sua pagina Facebook.

Un diario tenuto però con la sua solita autoironia, la sua parvenza di leggerezza, il suo amore per gli altri.

È andata via, in silenzio questa volta, con una ultima foto del 17 novembre ricoverata ancora una volta al Pronto Soccorso. Non sapeva che sarebbe stata l’ultima.

Gli spettacoli del gruppo da lei creato erano esilaranti, fuori norma e fuori forma.

Lei era sul palco con i suoi attori e tra risate e tenerezza riusciva a portare il pubblico dentro un mondo di “stranità” e gioia.

La passione nell’aiuto agli altri è stata l’onda sulla quale è riuscita a creare il Teatro dell’Ortica.

Poi il lavoro nel carcere, i ragazzi con patologie psichiatriche, li ha portati in tournée, li ha fatti sentire importanti, visti, accettati.

Genova deve essere grata a questa donna dai biondi riccioli al vento.

Grazie ad “Anna Sole”, come la chiamavano i suoi ragazzi.

Ora la sua mancanza, non saremo mai pronti per questo e non lo saranno mai tutti quelli che l’amavano così tanto.

Dei premi e dei riconoscimenti ne hanno già parlato in molti. Il suo premio più grande sarà quello di essere stata Unica.

La città perde un pezzo forte, un outsider del teatro, sociale e non, tutti noi perdiamo un pezzo della nostra vita.

Grazie Anna Sole!!

Marco Maltesu e Beatrice Iasiello

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