di Enrico Appiani

Una pedalata fra le colline ovadesi in questa stagione regala dolci visioni di quiete un pò brumosa, temperatura mite, vigneti che si accendono di toni fra il giallo e il rosso. Contribuiscono ai contrasti colorati anche i giardini pubblici e privati dei paesi che si attraversano, nel mio caso Belforte, Lerma, Casaleggio Boiro e Mornese. Mentre troneggiano in ogni stagione i possenti castelli storici, le mura, le chiese, ma anche le costruzioni naturali dei calanchi, ardite architetture in costante evoluzione. Il piacere dello sport si complementa con quello del cibo, non poteva mancare una raviolata con gli amici in un conosciuto ristorante di Mornese! Tutto bello.. ma in sintonia con la vena dell’autunno, il mio cuore accusava una malinconia, un vuoto, una mancanza.. come il rischio di sciupare stupidamente cose meravigliose, per non sapere assaporare la vita in modo più semplice. Sono pensieri vaghi che non vanno spiegati o capiti, sfuggono al dominio della razionalità, si provano e basta, evolvono e si modellano nel tempo, proprio come i calanchi.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
VEDI TUTTI GLI ARTICOLI DI ANDAR PER BORGHI E SENTIERI

image_printScarica il PDF