Succede su un treno regionale nella nostra Liguria: un ragazzo ed una ragazza salgono sul treno, uno senza la mascherina e l’altra la tiene abbassata sotto il mento. Una donna, (combinazione Assessore all’ambiente ed alla Pubblica istruzione del Comune di Arenzano) chiede di mettere la protezione come previsto ed obbligatorio, fornisce anche una mascherina al ragazzo che si dichiara sprovvisto. Di lì a poco la ragazza arriva ad aggredire fisicamente la donna con inaudita violenza. Non esiste nessun semplice rimedio per difenderci da queste situazioni, la violenza sta dilagando nei modi di parlare e di agire, insinuandosi nelle dinamiche più semplici, contagiando i nostri stessi figli che si trasformano in veri teppisti. Dobbiamo allora interrogarci: Il problema è culturale, non è risolubile con delle semplici leggi si deve ricostruire l’intera società e le leggi non sono deputate ad insegnare la solidarietà o l’amore per il prossimo, lo possono contenere ma non creare.
Come può però una politica che pensa al tornaconto elettorale, ostaggio di logiche economiche dì difesa dì interessi dì parte, essere capace di progettare una società in cui il rispetto per gli altri, per le donne, per gli anziani, per i diversi di razza, usi, religioni, abilità e per tutta la diversità in genere, possa diventare “normale”?

Marco Maltesu

LA LANTERNA – Rubrica a cura di Marco Maltesu
direttore de il PONENTINO

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