Son zeneize, riso ræo, strenzo i denti e parlo ciæo“: abbiamo preso spunto da questo motto, che riassume molte delle caratteristiche dei genovesi, per dare un titolo alla nostra rubrica di satira. “Sono genovese, rido di rado, stringo i denti e parlo chiaro“, questa la traduzione letterale in italiano e questo vuole essere questa rubrica che attraverso il sorriso, spesso amaro, della satira vuole parlare chiaro, magari a denti stretti

COME AL BAR

Si incontrarono al bar a De Ferrari per caso. Il Governatore e il Doge. Pensa una volta che sfigati quelli che si chiamavano Presidente di Regione e Sindaco… Probabilmente con la riforma del Premierato il Presidente del Consiglio si proclamerà Cesare. Erano raggianti. Toti aveva incassato da Mediaset il nuovo Tricapodanno. Dopo il pesto sul Tamigi era in vista una navigazione del mortaio fosforescente sulla Senna, sull’Hudson (con le note di New York New York interpretata da Franca Lai) e si studiava un’impresa alla Fitzcarraldo in un grande fiume del sudamerica. Il Doge prese una slerfa di focaccia, il Governatore solo una acqua minerale “rigassificata” per la linea. Erano rilassati e contenti.
Il PNRR, le opere, i risultati. Il lavoro paga sempre. Ma ognuno teneva sempre un asso nella manica che non voleva svelare all’altro. Toti pensava alla sacripantina più grande del mondo, Bucci ad un nuovo aeroporto per droni con creazione di una compagnia pubblica La Zeneize con i velivoli tutti dotati di bandierina crociata.
Liguria da Vivere e Genova Meravigliosa.
Mentre chiacchieravano ad un certo punto sullo schermo di news alle loro spalle cominciò a scorrere lentamente una notizia che li innervosì un attimo.
[  ] “Genova crolla di otto posizioni nella classifica delle città italiane in cui si vive meglio e si ferma al cinquantasettesimo posto. E’ la fotografia della città della Lanterna emersa dall’indagine condotta da Italia Oggi-Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma… in risalita Savona..”
Il boccone di focaccia andò di traverso.
“Voglio vedere quando gli interrerò il porto a Savona come cinquecento anni fa. Anzi tra poco siamo proprio all’anniversario..” pensò il Doge irritato.
Bofonchiò invece: “Balle! Non è  vero. Genova con le nuove opere diventa attrattiva e ancor più bella..”
Non fece in tempo a finire la frase che comparve un altra notizia: ” ISTAT:
Genova ha sempre meno abitanti: maglia nera di Liguria e Nord Ovest. Non si ferma l’emorragia demografica della città con la popolazione più vecchia del Mondo. Battuta le cittadine giapponesi di CIUVEGI e ZENAKAGA”
Stavolta la focaccia rimase proprio incastrata in gola da soffocare il respiro.
Il Doge divenne paonazzo come Palazzo Rosso. Lo salvò il barista con la manovra di Heimlich.
Toti sorridente commentò divertito “La sanità in Liguria come vedi funziona!!
Ma subito anche lui impallidì quando,  improvvisamente, alzando gli occhi lesse proiettato sul “suo” Palazzo della Regione:
“Liste d’attesa, in Liguria sforati i tempi di legge fino a cinque volte”.
Ma chi è quello str…”
Il Governatore crollò per terra fragorosamente. Il barista intervenne nuovamente con un bicchiere d’acqua stavolta non rigassificata. Nel tirarlo su ci si accorse del buco fatto sul pavimento.
“Belin, peggio di quello della Sanità ligure!” infierì un pensionato col Secolo a scrocco seduto al tavolino.

Gian Paolo Sacco

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