Di Enrico Appiani

I percorsi degli acquedotti in genere uniscono un cammino abbastanza agevole con contesti naturali interessanti e piacevoli. Infatti, ogni percorso venne creato e mantenuto, almeno fintanto che era necessario, per raggiungere e gestire le infrastrutture di captazione e canalizzazione dell’acqua.

Non fa eccezione la val Lerone, torrente ricco d’acqua alle spalle di Arenzano, dove su più livelli si trovano i manufatti dell’acquedotto storico, detto Della Marchesa, risalente ai primi del ‘900.

L’anello proposto parte dal parcheggio del ristorante Agueta du Sciria, supera la valletta del rio Lissolo (dove ha sede uno degli attuali acquedotti) su strada sterrata e sviluppa l’anello vero e proprio in val Lerone a partire dal passo Gua, 352m. Col gruppo VM abbiamo scelto di percorrere prima la sinistra orografica del Lerone (lato est) fino ai Ruggi, poi la destra (lato ovest) con sosta al Lago della Tina e poi all’Area del Castagno. Percorso articolato ma con dislivelli modesti, compreso fra i 250 m dell’Agueta fino ai circa 490 m del punto più alto, vicino al bivio per il rifugio Sambugo e la salita al monte Argentea. Prevalenza di boschi misti con quercie, acacie e conifere, con occasionale attraversamento di qualche bel bosco di castagni. Camminata di media lunghezza, piacevole e alla portata di tutti.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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