Janet Browne “Darwin L’evoluzione di una vita”. Ed. Hoepli

Qualche volta (spesso) predico bene e razzolo male, Dico a me stessa e agli altri: non farti idoli in letteratura, in arte, in scienza, meno che mai in politica (impossibile oggi), separa sempre l’uomo dal prodotto, prendi dalla biografia solo l’essenziale ecc. ecc. Ebbene con Darwin proprio non riesco! La sua grande figura scientifica (misconosciuta e fraintesa dalla massa) è uno dei miei pochi idoli e la sua figura umana… be’ anche. A mia discolpa dirò che la sua vita è troppo strettamente intrecciata alle sue scoperte scientifiche, che queste sono troppo dipendenti dagli eventi privati che lo coinvolsero. Ciò è vero solo in parte, le sue teorie sono comprensibili a prescindere dalla sua biografa dettagliata, è sufficiente la conoscenza di alcuni fatti e della temperie culturale della sua epoca. Ma capire e conoscere il Darwin uomo aggiunge alle fredde informazioni oggettive il calore necessario a comprendere la sostanza stessa della ricerca scientifica: la meraviglia (di aristotelica memoria), la curiosità, la sfida contro i pregiudizi del proprio tempo, la trepidazione dello svelamento di segreti, l’esaltazione intellettuale, ma anche la sconfitta, il tentativo rinnovato e tenace… E non mi si dica che la scienza è arida e gelida, chi lo afferma, peggio per lui, non ha capito nulla, non tanto della scienza, quanto dell’umana essenza. Ma torniamo a Darwin, l’autrice di questa biografia è un’eminente storica della scienza ed ha dedicato molti lavori al pensiero e alle ricerche darwiniane. Il libro è avvincente, appassionato e appassionante quanto il migliore dei romanzi perché non di rado la realtà è così. Richiede un po’ di impegno e di tempo.

Grazia Tanzi

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