Gli esseri umani hanno una predisposizione innata al magico, al fiabesco, al meraviglioso, sono nati per credere; ma hanno anche un atavico timore dell’ignoto, una congenita avidità e un disperato bisogno di felicità, possibilmente da raggiungere senza troppa fatica.  Ed  ecco allora  farsi avanti messaggeri dell’altro mondo, collezionisti di esotiche rarità,  profeti, guru, sacerdoti di vari dei,  indovini, veggenti, cartomanti,  guaritori, miscelatori di elisir di lunga vita o di filtri amorosi, fabbricanti di amuleti, procacciatori di ricchezze e tesori, finanzieri dai miracolosi investimenti, pronti ad offrire i loro servigi ad una vasta clientela, e non di rado, a riempirsi le tasche, perché, come pare abbia detto Barnum, “ogni minuto nasce un credulone”.

Certo  i truffatori sono da condannare, soprattutto quelli che approfittano vigliaccamente dei deboli e degli indifesi, qui però non si tratta di delinquenti di mezza tacca che approfittano delle vecchiette, ma di grandiosi mentitori, di geniali artefici di beffe, che si sono presi gioco di  intere folle, di re, di presidenti, di scienziati, di uomini illustri, di letterati, di intellettuali, direttori di giornali, tutte persone che, nonostante intelligenza e competenza professionale, si sono fatti raggirare da fantasiosi e brillanti imbroglioni, a caccia di denaro, ma non solo.

Varie le motivazioni di truffe, raggiri, burle: per denaro, per  scopi bellici, per motivi politici, più o meno  onesti, per il puro gusto della beffa.

Cominciamo  da Nostradamus (1503- 1566) che a rigor di termini non si può considerare propriamente un truffatore; ai suoi tempi la magia era creduta degna di fede,   l’astrologia era una disciplina di studio accreditata, e gli oroscopi venivano preparati da uomini di scienza. È interessante esaminare la sua opera per illustrare la persistenza della credulità umana, ancora oggi, in un’epoca super tecnologica e scientifica come la nostra. (v. Sitografia e Bibliografia)

 Il lavoro più noto di Nostradamus va sotto il nome di  Le profezie  o  Centurie,  in 12 libri, ciascuno composto da 100 quartine. In occasione di qualche grave calamità, naturale o provocata dall’uomo, c’è sempre qualcuno che tira fuori dal cassetto una quartina nella quale, a suo dire,  l’evento era stato descritto.

All’indomani dell’attentato alle Torri Gemelle, l’11 settembre del 2001, sul web e su molti giornali cominciò a circolare il seguente testo.

 «Nella città di Dio ci sarà un grande tuono,
due fratelli verranno straziati dal caos.
Mentre la fortezza regge, i grandi capi soccomberanno.
La terza grande guerra inizierà mentre la città brucerà». (Nostradamus 1654.)

“Nostradamus l’aveva previsto” fu il grido di vittoria dei fedeli seguaci dell’astrologo francese, più evidente di così! I “due fratelli” erano le torri gemelle, la fortezza il Pentagono, colpito solo in parte; tuttavia i “grandi capi” non soccombettero,  e  New York non è mai stata chiamata, né ora né in passato,  la “città” di Dio; ma queste sono quisquilie:  la profezia era chiarissima. Nemmeno fu considerata rilevante la data della quartina, 1654:  Nostradamus era morto da ottantotto anni.

La  quartina era stata scritta nel 1997 da Neil Marshall, uno studente della Brock University, in un saggio,  per dimostrare proprio il fatto che  una “profezia”, generica, vaga, può essere adattata prima o poi a qualche evento, purché non si vada tanto per il sottile:  la chiaroveggenza non c’entra per niente insomma.  (fonte CICAP v. Sitografia)

Il trucco consiste nel fare diverse affermazioni in linguaggio oscuro, ambiguo, ricco di simboli, che possono essere interpretati a piacimento. Come la seguente quartina, numero 97 del sesto libro, sempre attribuita alla profezia sulle Torri Gemelle.

«Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà
fuoco si approssimerà sulla città nuova
nell’istante grande fiamma espanse brucerà
quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento».
(fonte CICAP)

Qualcuno sostenne che si riferisse alla latitudine di New York, che invece è a 40 gradi, a 45 ci sono Montreal, Ottawa, Lione, Milano, Torino.  E i Normanni? Boh.

Questa quartina, 2° libro, numero 53, riguarda un avvenimento  più recente,  l’epidemia da Covid 19.

“La grande peste nella città marittima
non cesserà prima che morte sarà vendicata
del giusto sangue per preso condannato innocente,
della grande dama per simulato oltraggio”.
(fonte Bufale net)

Wuhan, la città da cui ebbe origine l’epidemia,  non è sul mare;  non si capisce chi siano il condannato innocente e la grande dama;  e il simulato oltraggio? Mah.

Le predizioni di Nostradamus sono tutte retroattive, cioè a posteriori: quando sono lette vengono riferite ad eventi già accaduti, con quale attendibilità si è visto. Nessun evento futuro è mai stato da lui previsto. La distruzione della razza umana prevista per il 1732, come è evidente, non si è verificata. Una persecuzione religiosa che avrebbe dovuto verificarsi nel 1792, non c’è mai stata. Tanto meno la fine del mondo per il 1999. Le profezie sono impostate in modo da potersi applicare a tutto e a niente, eppure l’astrologo francese ha ancora tanti fanatici seguaci.

 Nell’ ’800,  secolo della scienza, vennero fatte importanti scoperte e invenzioni, delle quali ancora oggi ci avvaliamo, in fisica, in chimica, in medicina. Eppure, in quest’epoca di grandi conquiste scientifiche e tecnologiche, enormi folle si fecero abbindolare da un uomo che, per sua stessa definizione, si presentava come il Principe dei ciarlatani, Phineas Taylor Barnum. Inventore del circo omonimo,  oltre ai classici numeri, presentava stranezze e mostruosità umane,  che suscitavano  nelle folle  curiosità e interesse  morboso.

 Nel 1935 esibì  «la più straordinaria e interessante curiosità del mondo», una donna nera di nome Joice Heth, che  aveva 161 anni, ed era stata, a suo dire, la balia di George Washington. La vecchissima signora intratteneva il pubblico raccontando aneddoti sul presidente bambino e la sua famiglia. Quando l’interesse venne meno, l’astuto Barnum fece pubblicare su un giornale la notizia che in realtà la balia presidenziale era un automa abilmente costruito: la gente accorse  in massa per verificarlo.(Per altre notizie vedere la sitografia).

 Nel 1842 espose  nel Barnum’s American Museum di Broadway – museo di mirabilia, zoo, cabaret –  una falsa sirena, forse ottenuta dall’assemblaggio di un tonno e di una scimmia, probabilmente lo stesso esemplare che era stato esibito in Inghilterra vent’anni prima. Secondo quanto detto dallo stesso Barnum ad un socio,  L’animale era una creatura brutta, rinsecchita, di colore nerastro e lungo meno di un metro. Aveva la bocca aperta, la coda girata da una parte e le braccia protese verso l’alto, dando l’impressione che fosse morta tra i tormenti dell’agonia. Eppure l’evento, preparato con grande cura da incontri con la stampa, distribuzione capillare di volantini, presentazione di un falso scienziato, ebbe un grande successo. La falsa Sirena girò per anni attraverso gli Stati Uniti.

Le frodi di Barnum non provocavano danni, costavano alle sue “vittime” solo il denaro del biglietto per gli  spettacoli durante i quali si divertivano molto. Ci furono invece truffatori come Oscar Hartzell, che spillò denaro, molto denaro, agli ingenui che gli avevano prestato  fede.

Nei primi anni del ‘900 riuscì ad ottenere, da almeno centomila americani, milioni di dollari promettendo favolosi guadagni ricavati nientemeno che dalla fantomatica eredità di Francis Drake, corsaro di Elisabetta I, vissuto nel XVI secolo, sulla quale aveva acquisito il diritto. Il denaro gli serviva per le operazioni legali per ottenere la riscossione.  Già la storia di per sè era incredibile, ma questo non scoraggiò i suoi sostenitori che, mantennero la loro fiducia nonostante i ripetuti arresti che ne provavano la frode, “volevano” continuare a credere. Questo bisogno di credere, contro ogni evidenza, è tipico di tutti coloro che si fanno abbindolare da truffatori e falsi profeti. Qui, oltre all’avidità di denaro degli ingenui, e il “sogno  americano” secondo il quale tutti  possono diventare ricchi, c’è  anche il riverbero di una lontana storia di  avventure a  rendere più affascinante il tutto. Hartzell si trasferì dall’America in Inghilterra,  dove visse per molto tempo come un nababbo, nel lusso più sfrenato, sempre sostenuto dalla fanatica adorazione dei suoi finanziatori. La cosa più incredibile è sicuramente la durata di tutta la truffa, Hartzell continuava ad ingoiare denaro ed era costretto ad inventare pretesti assurdi per far credere che fosse imminente la riscossione del tesoro di Sir Francis Drake. Dopo l’ultimo processo, finì, preda della follia, col credere al proprio stesso raggiro: morì nel 1943 in un ospedale per detenuti.

Tutt’altro tipo  Stanley Clifford Weyman, e tutt’altri scopi quelli delle sue mirabolanti imprese, che non fecero vittime indifese. Impostore poliedrico, sfuggi alla monotonia di una vita anonima e grigia di impiegato interpretando ruoli prestigiosi.

Nelle vesti di un ufficiale dell’esercito romeno, con funzione di console generale a New York, ispezionò, in piena regola, una nave militare americana, porgendo gli omaggi della regina di Romania. Alla fine offrì un  ricco banchetto in un prestigioso hotel inviando il conto al consolato romeno a Washington. Fu arrestato durante la festa, peccato!

La sua seconda impresa fu molto più impegnativa. Si fece mandare in Perù per conto di una compagnia che cercava un medico che controllasse lo stato sanitario di quel paese. Visse nel lusso in una grande tenuta, servito da stuoli di domestici e dando fantastiche feste, il tutto inserito nella nota spese, finché qualcuno  non controllò i conti e lo rispedì in patria.

 Scontata la pena, nel  ruolo di un funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti,  si recò a ricevere la  principessa Fatima dell’Afghanistan, la cui visita negli USA non era stata riconosciuta ufficialmente. Le fece visita nella sua suite al Waldorf Astoria Hotel a nome del segretario di Stato Charles Evans Hughes, porse le sue scuse per la cattiva accoglienza, si fece dare 10.000 dollari per dei regali da offrire ai funzionari di Washington, dove l’avrebbe accompagnata per un incontro col Segretario di Stato e il Presidente. Giunse nella capitale con un treno privato, vestito da ufficiale della marina, organizzò l’incontro promesso, che fu un successo. Commise però l’errore di conversare con il Presidente, cosa che un ufficiale di marina non dovrebbe mai fare. Sorsero dei sospetti, ma Weyman riuscì a tagliare la corda in tempo.

La successiva interpretazione fu quella del medico di Rodolfo Valentino, che era appena morto. Si prese cura della sua amante, Pola Negri, che stava, addolorata, all’Ambassador Hotel, e l’accompagnò al funerale, premurandosi anche di venire in soccorso ai fan dell’attore che cadevano in deliquio.

Durante la seconda guerra mondiale si diede ad una redditizia attività: insegnare ai renitenti alla leva come fingersi idioti o sordi. In questo secondo caso, se qualcuno non era convincente, gli forava i timpani. Venne scoperto da un agente dell’FBI sotto copertura e finì in galera. Uscì nel 1948. Morì nel 1960 nel tentativo di fermare una rapina nel motel dove lavorava.

Questa e molte altre storie nel volume di Michael Farquhar presente nella bibliografia.

 SITOGRAFIA

https://it.wikipedia.org/wiki/Nostradamus

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=274173

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100093

Nostradamus aveva previsto il Coronavirus – Bufale

https://it.wikipedia.org/wiki/Phineas_Taylor_Barnum

https://www.vanillamagazine.it/la-bufala-della-sirena-delle-fiji-la-straordinaria-strategia-pubblicitaria-di-pt-barnum/

https://en.wikipedia.org/wiki/Stanley_Clifford_Weyman

https://windowthroughtime.wordpress.com/tag/oscar-hartzell/

BIBLIOGRAFIA

Paolo Cortesi (a cura) Le profezie di nostradamus Fabbri editori

Michael Farquhar Le grandi truffe che hanno cambiato la storia Newton Compton

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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