Ora è ufficiale: gli accordi in vigore da più di venti anni sono carta straccia.


Venendo meno a quanto sempre detto ci sarà un avanzamento del limiti del sesto modo sinora considerati invalicabili. Questo e altro si è appreso dalle dichiarazioni dell’ing. Vaccari nella Commissione Municipale tenutasi ieri a Voltri.
L’attuale superficie del cosiddetto “dentino” verrà ampliata mediante l’inserimento di due cassoni, in questo modo potrà diventare un’area di cantiere dove verranno costruiti i blocchi di cemento (alti 2/3 metri ognuno) che costituiranno il basamento per stabilizzare la nuova diga. Il cemento arriverà in cantiere portato da betoniere via autostrada, una al giorno, mentre per tubi e ferro per armatura dei blocchi, l’approvvigionamento avverrà mediante l’ingresso di un camion alla settimana.
I cassoni provenienti da Vado, in attesa di essere utilizzati, saranno stoccati lungo la diga foranea.
Un vasto specchio d’acqua antistante sarà destinato alle imbarcazioni di servizio.
Secondo il capitolato dei lavori, ha affermato l’ing. Vaccari, a fine cantiere l’area sarà ripristinata. La durata del cantiere è prevista fino a 2026.
Fa obbligo aggiungere che al momento dal capitolato non è stata cancellata l’autorizzazione alla costruzione dei cassoni. Cosa richiesta in due ordini del giorno sia a livello Municipale che Comunale. Ordini del giorno ambedue bocciati dalla maggioranze di Comune e Municipio.

Noi continuiamo a ricordare le parole dell’ing. Piero Silva riguardo al cantiere logistico, parole sinora mai del tutto smentite: Piero Silva: non c’è stata sincerità su cosa comporterebbe il cantiere sul sesto modulo

Redazione

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