Carlo Dossi “I mattoidi al primo concorso pel monumento in Roma a Vittorio Emanuele” Ed.DigiCat

Nel 1882 venne bandito un concorso per un monumento a Vittorio Emanuele II; furono presentati circa trecento progetti, non pochi dei quali a dir poco stravaganti. Carlo Dossi ne raccolse alcuni e li commentò in un gustoso pamphlet del 1884. Mattoidi furono definiti i loro autori, secondo un termine coniato da Cesare Lombroso che lo considera un anello di congiunzione tra il genio, il criminale e il folle. Il mattoide, secondo lo psichiatra veronese sembra un genio, ma in realtà è un uomo comune. Dotato di senso pratico e di affetti normali, mostra di avere senso morale; non è un folle perché non presenta forme di delirio.

Il mattoide manifesta la sua stravaganza solo quando elabora progetti; il termine scelto da Dossi è dunque perfettamente calzante. In questo lavoro va sottolineato l’uso del linguaggio: arcaizzante, ricercato, ironico e autoironico, ma nel contempo lucido, di grande puntualità argomentativa e di sferzante vis satirica. Data la complessità sintattica, la lettura va fatta lentamente, sia per agevolare la comprensione del contenuto, che per la realizzazione del godimento estetico e umoristico; considerando l’esiguo numero di pagine, leggere ad alta voce sarebbe la perfezione. Un libro originale, un po’ mattoide, per amatori.

 Vediamo l’incipit.

“Èccomi a voi, pòveri bozzetti fuggiti od avviati al manicomio, dinanzi ai quali chi prende la vita sul tràgico passa facendo atti di sdegno e chi la prende, come si deve, a gioco, si abbandona a momenti di clamorosa ilarità. Chiusa la gara,.[…] di voi soli — aborti forse di geni ammalati — traccia non rimarrebbe. Ma io vengo a voi, mostriciàttoli della fantasìa, vengo a raccògliervi nei baràttoli del mio spìrito, a collocarvi nel musèo patològico de’ scritti mièi.” Come si vede non è un testo per lettori frettolosi o distratti, ma attenzione e pazienza ne riceveranno equo guiderdone…ops mi sono fatta prendere la mano!

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

image_printScarica il PDF