Son zeneize, riso ræo, strenzo i denti e parlo ciæo“: abbiamo preso spunto da questo motto, che riassume molte delle caratteristiche dei genovesi, per dare un titolo alla nostra rubrica di satira. “Sono genovese, rido di rado, stringo i denti e parlo chiaro“, questa la traduzione letterale in italiano e questo vuole essere questa rubrica che attraverso il sorriso, spesso amaro, della satira vuole parlare chiaro, magari a denti stretti

ALLUNAIO ZENEISE

Gian Paolo Sacco

L’idea gli venne una domenica mattina, ancora col pigiamone con la croce di San Giorgio, mentre pucciava la slerfa di focaccia nel cappuccino. Gli era sempre rimasta in testa la nota storia che l’unica opera umana visibile dalla Luna fosse la grande muraglia cinese. “Si dovrà pur vedere anche la nuova diga di Genova un giorno!” proclamò tra il pensieroso e l’esaltato. Quindi la folgorazione. “Ce l’ha fatta l’India, possiamo andarci anche noi sulla Luna, abbiamo la tecnologia e gli uomini!“. Organizzò la spedizione spaziale: “ALLUNAIO ZENEISE“. Il vettore ZENA 13 era un camion compattatore Amiu mal lavato, come buona parte del parco mezzi, opportunamente modificato in sinergia con Amt. La sua scia di fetore fungeva da propulsione chimica. Capo missione il buon Piciocchi, identico spiccicato a  Buzz Lightyear in Toy Story. Altri membri dell’equipaggio molti assessori comunali. “Troveremo l’acqua sulla Luna e se non c’è ce la porteremo con le pipe lines dal nostro dissalatore! Faremo un Moonfront con Renzo Piano” urlò invasato il Doge in conferenza stampa. “Infrastrutture e pesto anche sulla Luna: the Ligur Side of the Moon!“aggiunse Toti. “Verso l’infinito e oltre!” urlò Buzz Piciocchi. La partenza, prevista dal sesto modulo del Porto di Pra’ (la vogliamo sfruttare quest’area o no?) venne dirottata a Vado (in cambio la Giuliano fu promossa Commissario dell’Agenzia Spaziale Ligure) e fu un successo. Migliaia di persone con lo sguardo al cielo e diretta di Primocanale. La scia puzzolente della navicella Amiu Amt rimase a lungo nell’aria. L’allunaggio fu perfetto. Scendendo dalla scaletta, dopo aver premuto il pulsante di prenotazione fermata (tecnologia Amt), Buzz piantò il vessillo di San Giorgio dicendo due streppelli.

Prima dichiarò “nel nome dei reali di Spagna Isabella..ehm ehm”. Poi “un piccolo passo per l’uomo un grande passo carrabile per l’umanità”. La prima impressione trasmessa del suolo lunare fu positiva. Avvenente, con un casco Nasa vintage, notò l’ottimo diserbamento a differenza di Genova, Gambino l’assenza di artisti di strada, movida e maranza. Effettuati i rilievi dovuti ZENA 13 cominciò a fare le bizze col motore proprio come un 1 doppio spiaggiato. Buzz pronunciò la fatidica frase “Tursi abbiamo un problema”. Il lunatico Doge,torvo, rispose dalla torre di controllo di Nervi: “Signori ho da fare. Predisporremo un’altra missione di recupero. Magari con la funivia di Begato… Risparmiate l’ossigeno passo e chiudo!”

“Gabbare il Ponente è una costante con Luna crescente o Luna calante”.

Gian Paolo Sacco

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