Ernst Weiss “Il testimone oculare” Ed. Nobel

Questo è un romanzo piuttosto impegnativo,  uno dei testi più importanti della letteratura mondiale del Novecento. La forma: un linguaggio sobrio, asciutto, analitico, privo di pathos, oggettivo. La storia: l’autobiografia doppiamente “falsa”, come in un gioco di specchi, del medico che durante la Grande Guerra, curò il Caporale A.H. Da una forma di cecità isterica e fu perseguitato in seguito dal nazismo affinché non rivelasse al mondo questa debolezza dell’uomo più potente del momento. Tuttavia la “falsa” autobiografia è tale anche perché in realtà il protagonista del romanzo è l’alter ego dell’autore, medico anch’egli. Il tema della scienza è sotteso a tutta la storia, ne condiziona il registro linguistico, obiettivo e distaccato, e ne determina il titolo: il testimone oculare è il protagonista, che si pone come osservatore distaccato di ciò che accade, sia al livello personale, dei sentimenti, che al livello sociale e politico del momento storico più tragico per la storia d’Europa e non solo. Il protagonista in una sorta di sdoppiamento, si pone all’esterno degli eventi, pur essendone dolorosamente vittima, non solo, egli si sforza, o almeno tenta, costantemente, di resistere al dolore morale e fisico, fin da bambino. L’introspezione psicologica risente delle teorie psicanalitiche con le quali Weiss era venuto in contatto, si manifesta in una impietosa disamina delle difficoltà dei rapporti affettivi all’interno delle famiglie dei vari personaggi, all’interno dei rapporti di amicizia e di coppia. Infine l’analisi socio-politica del nazismo nascente. Già durante l’episodio della guarigione di Hitler era stato dato un quadro lucido e dettagliato della personalità di quest’uomo, delle sue debolezze e delle sue capacità fascinatorie, alle quali nemmeno il medico riesce interamente a sottrarsi. Segue l’esame dettagliato e acutissimo, delle dinamiche attraverso le quali il nazismo si fa strada, sia a causa dell’ipnotico carisma del suo leader, che del comportamento delle masse che lo assecondano, sia della violenza capillare e sistematica, della quale il protagonista è vittima, Ci sarebbero molte cose da dire sicuramente, perché il romanzo è estremamente sfaccettato e complesso, in questa sede comunque non sarebbe neppure possibile.

. La forma: un linguaggio sobrio, asciutto, analitico, privo di pathos, oggettivo. La storia: l’autobiografia doppiamente “falsa”, come in un gioco di specchi, del medico che durante la Grande Guerra, curò il Caporale A.H. Da una forma di cecità isterica e fu perseguitato in seguito dal nazismo affinché non rivelasse al mondo questa debolezza dell’uomo più potente del momento. Tuttavia la “falsa” autobiografia è tale anche perché in realtà il protagonista del romanzo è l’alter ego dell’autore, medico anch’egli. Il tema della scienza è sotteso a tutta la storia, ne condiziona il registro linguistico, obiettivo e distaccato, e ne determina il titolo: il testimone oculare è il protagonista, che si pone come osservatore distaccato di ciò che accade, sia al livello personale, dei sentimenti, che al livello sociale e politico del momento storico più tragico per la storia d’Europa e non solo. Il protagonista in una sorta di sdoppiamento, si pone all’esterno degli eventi, pur essendone dolorosamente vittima, non solo, egli si sforza, o almeno tenta, costantemente, di resistere al dolore morale e fisico, fin da bambino. L’introspezione psicologica risente delle teorie psicanalitiche con le quali Weiss era venuto in contatto, si manifesta in una impietosa disamina delle difficoltà dei rapporti affettivi all’interno delle famiglie dei vari personaggi, all’interno dei rapporti di amicizia e di coppia. Infine l’analisi socio-politica del nazismo nascente. Già durante l’episodio della guarigione di Hitler era stato dato un quadro lucido e dettagliato della personalità di quest’uomo, delle sue debolezze e delle sue capacità fascinatorie, alle quali nemmeno il medico riesce interamente a sottrarsi. Segue l’esame dettagliato e acutissimo, delle dinamiche attraverso le quali il nazismo si fa strada, sia a causa dell’ipnotico carisma del suo leader, che del comportamento delle masse che lo assecondano, sia della violenza capillare e sistematica, della quale il protagonista è vittima, Ci sarebbero molte cose da dire sicuramente, perché il romanzo è estremamente sfaccettato e complesso, in questa sede comunque non sarebbe neppure possibile.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

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