Carlos M. Dominguez “La casa di carta” Sellerio

Avvertiamo subito che il libro non ha nulla a che fare con l’omonima, famosa, serie televisiva.

Bluma Lennon, docente di Ispanistica all’Università di Cambrigìdge, viene travolta e uccisa da un’auto mentre sta leggendo, assorta, una poesia di Emily Dickinson. Il professore incaricato di sostituirla riceve un libro a lei destinato, una restituzione a quanto sembra, La linea d’ombra di Conrad; il volume risulta piuttosto sciupato e reca tracce di cemento impastato e una dedica della stessa Bluma che fa presupporre una storia amorosa. Il libro esercita una potente suggestione sul ricevente che si ritrova, in preda ad una sorta di ossessione, ad intraprendere una ricerca per ritrovare il destinatario della dedica: Carlos Brauer, un celebre bibliofilo, preda dell’insana passione per le collezioni librarie, fuggito in un luogo remoto su una costiera sudamericana. Il ritrovamento dell’uomo svelerà al professore il misterioso segreto che lega Bluma e Carlos e il lettore si renderà conto del significato del titolo che ovviamente non sveleremo. Il volume, di poche pagine, è soprattutto un libro che parla di libri e della passione, spesso insana e ossessiva che questi oggetti, in fondo misteriosi e potenti, sono in grado di scatenare.

Grazia Tanzi

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