Altan-Stefano Benni – Pietro Perotti “Mondo Bambonzo” Gallucci

Questo è il seguito ideale di Stranalandia (leggi la recensione) e la sua realizzazione concreta. Il mondo Babonzo (dal nome di un animale della fantastica isola) è una strampalata mostra (realmente presentata) di animali improbabili, quanto esilaranti, ideata dal professor Lupus (Benni) e dal professor Altansky (Altan) che si sono avvalsi dell’opera dello scultore Pietroperù (Pietro Perotti) per la costruzione dei modelli. Alla miscela ad alto tasso di ironia Benni-Altan si unisce la bravura manuale di Perotti. Acquistai questo libro quando i miei nipoti già avevano letto e riletto Stranalandia. Quello maggiormente interessato, benché ancora non andasse a scuola, fu il maschietto che ha sempre mostrato doti analitiche e classificatorie. Lo aveva colpito la differenza fra il nome corrente, preceduto da vulgo, e quello scientifico. Forse facendo un po’ di confusione, scusabile data l’età, scriveva nei disegni che mi dedicava: alla “Nonna, vulgo… e seguiva il mio nome di battesimo” Nonna per lui era il nome scientifico. Il volume contiene la descrizione dei vari animali e la loro coloratissima immagine; un capitolo dedicato ad una audace e innovativa teoria sull’estinzione dei dinosauri; notizie sugli studiosi e sul laboratorio dello scultore. Due esempi:

“TORDAZZO CINESE tordaceo di colore ‘marron’ e forma mutevole originario della Cina meridionale. Abbandona i territori di origine al seguiìto di Marco Polo (circa 1295). La causa presumibile è il degrado dell’habitat divenuto gradatamente sempre più ostile a seguito dell’introduzione della polvere pirica nella vita quotidiana cinese. Da Venezia si diffonde nell’Italia centro-settentrionale con discreti risultati. L’ultimo esemplare viene ucciso da un militare napoleonico sbandato sulle colline modenesi, a Pavullo del Frignano nell’autunno del 1802”. Si tratta dunque di un animale estinto.

Il seguente è invece un animale immaginario:

“PORCOSPINO AUTOSTRADALE Inox istrex. Mutazione dei porcospini stanchi di essere investiti e spiaccicati sulle strade da auto troppo veloci. Anzitutto è dotato sul davanti e dietro di catarifrangenti che lo rendono visibile al buio. Inoltre gli aculei sono diventati duri come acciaio e possono forare anche le gomme di un autotreno. Quando si chiude a palla può diventare praticamente indistruttibile”.

Il libro è divertente per i bambini, ma possiede un altro livello di lettura che lo rende godibile anche per gli adulti, i quali potranno prestare attenzione all’ultimo capitolo “Numeri pensosi” che come si evince è un po’ meno umoristico, ma il mondo reale non sempre lo è.

Grazia Tanzi

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