Alessandro Boffa “Sei una bestia Viskovitz” Ed. Quodlibet

 Questo è un libro strano e inclassificabile, pregio massimo per me, ma mi rendo conto che per il suo carattere surreale può non piacere a tutti.  Tanto per orientare chi legge queste righe, il libro si può definire una strampalata, visionaria, anacronistica, pseudo, ma non troppo, storia evoluzionistica. Il protagonista è Viskovitz, una bestia, nel senso migliore del termine; veramente sarebbe meglio dire i protagonisti, perché di Viskovitz ce n’è più d’uno; questo proteiforme personaggio infatti, è di volta in volta, nei venti racconti che compongono il volume, una lumaca con due sessi, un pappagallo che parla d’amore, un leone “contro natura” invaghito di una gazzella, un camaleonte in crisi di identità, un verme, uno scarafaggio… Ma ciò che davvero Viskovitz rappresenta, sotto queste bizzarre e improbabili spoglie animali, siamo noi, gli esseri umani con tutte le contraddizioni laceranti che ci contraddistinguono, colti nella tragica, disperata, ma non seria, condizione esistenziale in cui ci dibattiamo, nella quale il sesso – nelle forme più varie e bizzarre – con buona pace di certi moralismi ispirati “alla natura”, è l’ossessione dominante e necessaria per la consolazione individuale e per la sopravvivenza della specie. L’autore, biologo e scrittore per caso, sa quel che dice. Ancora una volta, il surreale e l’ironia sono il mezzo migliore per, se non spiegare, almeno rappresentare la realtà. Si ride per riflettere.

Grazia Tanzi

(Informazioni sull’autore)

 
 
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