Il Ponentino incontra per una intervista il Consigliere del Consiglio Comunale di Genova Filippo Bruzzone, della Lista Rossoverde, primo firmatario della mozione contraria all’installazione della fabbrica dei cassoni nel porto di Prà, respinta dalla maggioranza, che ha provocato una grande ondata di sdegno da parte della popolazione dei quartieri del Ponente genovese, assolutamente contrari all’installazione della Fabbrica dei Cassoni nel Porto di Prà.

Se la decisione di fabbricare i cassoni a Pra’ fosse messa in essere senza possibilità di altre azioni politiche, cosa pensa possa succedere?

Le azioni in politica sono sempre possibili, il Sindaco si è impegnato a valutare, perché cosi era scritto sull’O.d.G. presentato dalla maggioranza, di trovare la collocazione più lontana dalle case ed io come Consigliere Comunale farò anche riferimento, nel caso fosse necessario, al sindacato ispettivo, e, se servirà, sicuramente presenterò delle interrogazioni a riguardo. Dopodiché è evidente che come forze politiche, come comitati, come territorio, dobbiamo porre in essere tutte le iniziative necessarie, anche al di fuori delle sedi politiche.

Come considera la posizione del Municipio VII Ponente sull’argomento Fabbrica dei Cassoni?

La maggioranza politica del Municipio VII Ponente, il 23 gennaio 2023, ha votato un documento che non chiede che la Fabbrica dei cassoni non sia istallata a Prà, dice piuttosto, se la vuoi proprio fare a Prà, dammi delle compensazioni, che è un atteggiamento politico molto diverso rispetto a quello della mozione che ho presentato in Consiglio Comunale martedì 21 febbraio 2023 in cui chiedevo insieme alle colleghe firmatarie Bruzzone e Ghio, di non farli a Prà.

Quindi in questo momento, la maggioranza del Consiglio Municipale VII Ponente che governa questo Municipio sta chiedendo, non di non fare i cassoni a Prà, quanto di ricevere delle compensazioni, cosa con cui io non sono assolutamente d’accordo.

Quali sono i prossimi passi che la politica di opposizione farà dopo la votazione negativa in Consiglio Comunale?

I prossimi passi sono due, stare assolutamente al centro del dibattito in modo che il problema dei cassoni non diventi assolutamente un tema secondario, tramite interrogazioni e perché no anche la presentazione di documenti. Ho già chiesto la Commissione Comunale sull’argomento, ma non è stata ancora convocata.

Dopo di che, ci sono le azioni che devono essere coordinate con i territori ed i Comitati, in questo senso è evidente che bisognerà organizzare nuovi presidi e comunque nuove manifestazioni di dissenso democratico nei confronti di quello che definisco un vero e proprio scempio, non saprei come altro definirlo, dopo il presidio in Largo Calasetta, dopo l’assemblea organizzata da comitati e partiti politici della minoranza alla chiesa San Rocco di Prà, dopo il presidio in Municipio ed in Comune, c’è la volontà da parte di tutti di voler continuare a manifestare il dissenso del territorio.

Sembra vedendo l’ultimo post del Presidente di Municipio VII Ponente che la maggioranza stia cercando di cambiare direzione, è vera gloria?

Io credo che la politica non la si faccia tramite post su Facebook, ma la si faccia con l’impegno quotidiano e con gli atti che vengono votati in Consiglio, se poi vogliamo rifarci al post del Presidente Barbazza, lo reputo un tentativo maldestro di salvarsi, nel senso che il Presidente Barbazza ha votato il documento che citava il punto 1 del 23 di gennaio che non chiede di non fare i cassoni a Prà, chiede un’altra cosa (le compensazioni N.d.R.), quello ha votato. Che poi come Presidente vada a Vado per valutare ipotesi alternative sono contento, se fossi stato io Presidente del Municipio la gita a Vado l’avrei fatta prima, non dopo l’incontro con Sindaco e Presidente dell’Autorità Portuale.

Sono contentissimo che il Presidente del Municipio prenda contatti, faccia tutto quello che è necessario ma poi deve votare e dovrebbe esserci coerenza fra quello che si scrive su Facebook  e quello che si vota in Consiglio, perché ripeto la politica non la si fa con i post ma la si fa con l’impegno sul territorio. Il Presidente del Municipio non si è mai presentato a nessuna delle assemblee convocate dai Comitati e con quello che si vota appunto in Consiglio e lui non ha mai votato di non farli a Prà.

Come mai la politica non tiene in considerazione le esigenze della popolazione particolarmente in queste situazioni in cui ci sono ripercussioni sulla salute pubblica?

Su questa domanda mi preme fare una distinzione, non direi tanto che la politica non tiene in considerazione le istanze del territorio, direi che una parte politica ben precisa che si chiama centrodestra, che governa il Municipio ed esprime il Presidente del Municipio Barbazza, e che governa in comune ed esprime il Sindaco Bucci, non tiene in conto le istanze del territorio.

È un loro modo di Amministrare che non condivido perché sono vittime della loro stessa narrazione del fare, tanto per fare. Non si pone nessuno di questi esponenti politici l’interrogativo sul “come” fare. È emerso in maniera chiara in questi mesi, possiamo citare i cassoni ma possiamo citare ieri pomeriggio la questione della copertura di Lungomare Canepa, possiamo citare la funivia del Lagaccio, lo Sky metro in Val Bisagno, loro non si pongono la domanda del come fare, dicono, noi dobbiamo farlo, per far vedere che fanno le cose e vanno avanti, che poi siano utili ed adeguate per la gente è irrilevante.

Io credo che Genova meriti di meglio.

Marco Maltesu
Direttore di redazione ilponentino.it

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