Storia ed antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo

Ottenute le autorizzazioni necessarie dall’Archivio DURAZZO-GIUSTINIANI alla pubblicazione di alcune immagini relative alla ricerca da me effettuata e, data l’esclusiva della pubblicazione a IL PONENTINO, in questo articolo cominciamo a parlare del materiale esaminato.

Si tratta di quarantadue volumi che, a far data dal 1 aprile 1854, proseguono, quasi in via continuativa, sino 30 agosto 1918. Su l’ultimo registro verrà ancora annotata, il 310ttobre 1923, un evento di cui parleremo in seguito.

Ogni volume ha circa 100 pagine, è stato rilegato in tela od in pelle da tipografi non sempre noti e possiamo considerare che, mediamente, ho trovato 100 firme a foglio, o altro, (200 a pagina), di cui vi darò conto.

Nel primo volume (1 aprile 1854 – 25 ottobre 1856) la copertina è di tela con la scritta al centro in orizzontale “Villa Pallavicini”.

Molti gli stranieri che lasciano la propria firma, così come gli italiani provenienti in prevalenza dalla Liguria, Piemonte e Lombardia, ma anche dalla Sardegna e dalla Sicilia.

Parco Storico Monumentale di Villa Durazzo – Pallavicini
Viale classico con visitatori

Trascrivo due frasi che, emblematicamente, rappresentano altre frasi simili trovate in seguito:

“Il Cav. Sanchez Amati di Palermo viene per la seconda volta a rivedere questi amenissimi luoghi facendo voto di ritornarvi con la sua diletta consorte Antonietta”  [31 maggio 1854].

“Amici sardi e piemontesi ammirano meravigliati il tuo genio, la tua grandezza o Marchese, vivi con la gioia che provano questi viaggiatori, per lunghi anni”.

Nel secondo volume (25 ottobre 1856 – 9 ottobre 1857), il giorno 26 ottobre 1856 la prima firma di donna, che lascia scritto:

 “Albé Rachele di Milano con marito Angelo Pisani, architetto di Milano”

Trovo interessante che sia una donna “con marito” a scrivere: chissà se siamo di fronte ad una donna emancipata, ad un architetto disinteressato e pigro o a che altro. Oltre alla firma, spesso viene indicata la provenienza, la professione, se chi scrive è accompagnato e anche da chi. Firme molto ordinate, forse aiutate, in alcune pagine, anche dalle righe sui fogli, firme non esibizionistiche.

Il quarto volume parte dal 25 giugno 1859 ed arriva al 15 settembre 1860 in perfetta continuità con il terzo (10 ottobre 1857 – 24 giugno 1859). La copertina presenta una novità: al centro sempre la stessa scritta dorata Villa Pallavicini, ma questa volta ad arco.

Parco Storico Monumentale di Villa Durazzo – Pallavicini
Copertina e rilegatura libro firme

Il 21 agosto 1859 Ignazio Pantaleo, capitano di mercantile napoletano, lascia scritto:

Il sito è bello l’aria è gentile qui mi pare sempre un aprile.

I volumi, in perfetta continuità tra loro, non presentano novità degne di segnalazione sino all’ottavo (15 settembre 1864 – 10 marzo 1867) dove viene trascritta da un visitatore, che non si firma,  la sua visita impostata come una “ Canzone” formata da 10 strofe contrassegnate da numeri progressivi (da 1 a 10). L’incipit è il seguente: “O bel colle che al mare piacevole sorridi” […] e le ultime strofe sono: “di questo signor degno. Che tra delizie tante solo ei ricerca lo celeste regno” Fine.

Parco Storico Monumentale di Villa Durazzo – Pallavicini
Canzone

Ci fermiamo qui, ma l’avventura continua …

Le immagini relative al “Registro dei visitatori della Villa Pallavicini” sono pubblicate su autorizzazione dell’ Archivio DURAZZO-GIUSTINIANI all’autore Dott. G.Walter Cavallo e a “il PONENTINO” per la serie di articoli relativi alla storia della villa e della sua fruizione turistica – Sono vietati ogni altro uso e riproduzione World Copyright-

Giacomo Walter Cavallo
Dopo 35 anni di lavoro bancario. a sessant’anni, ha conseguito la Laurea in Storia Moderna e contemporanea e di seguito la Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Genova. Svolge attività di volontariato in ambito educativo e formativo come socio presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Seniores Liguria”. E’ membro del direttivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”
(la foto del tondino è tratta da uno scatto di Angelo Lavizzari)

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