Gli eventi organizzati dall’ Associazione di Promozione Sociale “Genova Cultura“, per il 11 e 12 Febbraio.

SABATO 11 FEBBRAIO – ore 15.00
GENOVA NEL MEDIOEVO

I genovesi nel Medioevo la definirono così: Ianua, termine che significa appunto “accesso”.
L’estesa superficie della città medievale costruita dentro le mura del 1154, più il sobborgo di
ponente dove era l’Arsenale, lungo la più importante strada per l’Italia settentrionale e l’Europa,
coincide con l’attuale centro storico di Genova. Strade, piazzette e carruggi rispecchiano la città
costruita tra il 1130 e il trecento da una consociazione di famiglie che, in un territorio povero di
risorse naturali, fin dal secolo precedente avevano deciso di investire nel traffico mercantile di
prodotti pregiati a lungo percorso marittimo e terrestre. Della città di età romana quella
medievale ha conservato il reticolo ortogonale delle strade tra la Cattedrale e la collina dove
ancora esistono i resti del Castello del Vescovo, costruito sui ruderi dell’abitato etrusco-ligure
distrutto dal fratello di Annibale Barca nel 204 a.c. Non è mai esistita una gran piazza centrale, con
gli edifici del potere civile e religioso, ma piccole piazze consortili delle famiglie più potenti e dei
mercati specializzati.

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE EURO 10 SOCI ED EURO 12 NON SOCI

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
genovacultura@genovacultura.org
0103014333- 3921152682


SABATO 11 FEBBRAIO – ore 15.00

ORATORIO SAN GIACOMO DELLA MARINA E
CRIPTA DEI SANTI NAZARIO E CELSO

L’Oratorio di San Giacomo della Marina fu edificato nel 1400 da alcuni religiosi che
abbandonarono la Casaccia dei Santi Giacomo e Leonardo di Prè per riunirsi in una nuova
confraternita situata sulle mura cittadine, in quel tratto lambito dal mare fino alla fine
dell’Ottocento. Per tutto il medioevo ha costituito una tappa importante per i pellegrini in
cammino verso Santiago di Compostela. Dell’originario edificio in stile romanico non rimane più
traccia, essendo stato completamente ricostruito in stile barocco nella prima metà del Seicento.
Negli spazi delimitati dalle lesene e nel presbiterio furono inseriti i dodici grandi quadri dei migliori
artisti liguri dell’epoca. La magnifica raccolta presenta firme illustri: Giovanni Benedetto
Castiglione, detto il Grechetto, G.B. Carlone, Valerio Castello, Giovanni Domenico Cappellino,
Domenico Piola, Giovanni Lorenzo Bertolotto e Aurelio Lomi.

CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE SOCI € 10 – non SOCI € 12

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
Il tour, condotto da guida abilitata, ha la durata di un’ora e mezza circa

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
genovacultura@genovacultura.org
0103014333- 3921152682


DOMENICA 12 FEBBRAIO – ore 15.00
GENOVA: PESTE, SOTTERRANEI E LEGGENDE

(Non sono previste discese sotterranee)
Sopra la città è un labirinto di vicoli, sotto quasi a ricalcare la città superiore, si estende un intricato dedalo di cunicoli, torrenti sotterranei e gallerie in parte ancora inesplorate. È la Genova sotterranea, affascinante, oscura e sconosciuta ai più, che si estende per chilometri sotto la città. Dalla necropoli sotto il parco
dell’Acquasola alle antiche cisterne coperte dall’asfalto, dai bunker della guerra ai camminamenti segreti delle ville. Il tesoro più prezioso si trova sotto l’Acquasola: tra le sepolture dei morti della peste del 1656, una tragedia che costò la vita a sette abitanti su dieci della Genova del tempo. Fu proprio la peste a dare il colpo di grazia alla grandezza di Genova che aveva appena vissuto il suo secolo d’oro: la maggior parte dei morti si era concentrata tra il popolo e senza la forza lavoro la città si trovò in grave difficoltà. Molti genovesi dedicarono anima e corpo alla cura dei malati: nobildonne, come Laura Violante Pinelli e Sofia Lomellini, lasciarono il lusso e gli agi dei palazzi nobiliari dove vivevano, per dedicarsi agli appestati nell’ospedale degli Incurabili o dei Cronici. Ma a Genova vi furono altri luoghi di sepoltura, come la zona di S. Lorenzo, il cimitero molto probabilmente era in base al materiale archeologico rinvenuto, impiegato già in epoca romana. Genova è attraversata da una fitta rete di gallerie. Molte di queste costituirono il nucleo originario delle “gallerie di raccordo” dette delle Grazie o di Carignano e costituirono durante la seconda guerra il reticolo dei rifugi sotterranei dove si andava a riparare la popolazione nel corso dei bombardamenti che a partire dal ’42 furono intensissimi, provocando ingenti danni e numerosissime vittime. Infine i passaggi segreti sotto Villetta Di Negro costruiti nel 1936, 160 metri di tunnel e camere, un rifugio segreto per accogliere gli uffici della Prefettura e a fungere da centro allarme aereo in caso di bombardamenti durante la seconda Guerra mondiale. E poi l’anfiteatro romano, la cisterna di piazza Fontane Marose e i sotterranei del Ponte Monumentale dove i resti delle mura cinquecentesche ci fanno capire l’esatto punto dove sorgeva la Porta di Santo Stefano, da qui smontata e ricostruita in Via Banderali.

TOUR CONDOTTO DA GUIDA ABILITATA
DURATA UN’ORA E MEZZA

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE EURO 10 SOCI EURO 12 NON SOCI

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
genovacultura@genovacultura.org
0103014333 – 3921152682


DOMENICA 12 FEBBRAIO – ore 10.30
CIMITERO DI STAGLIENO
IL REALISMO BORGHESE

Conferenza itinerante a cura di Debora Colombo

Tra viali, porticati, colline, dove una natura romantica e intima accentua il senso dell’infinito che vince sulla morte, ammiriamo lo sviluppo di “un’arte difficile” com’è stata definita la scultura, che conquista la materia e parla direttamente al cuore. L’itinerario al cimitero di Staglieno offre al visitatore la possibilità d’avere un percorso a carattere generale approfondito secondo le diverse aree tematiche che la complessa e variegata produzione scultorea della necropoli offre. In questo percorso: le famiglie della borghesia genovese intendono lasciare ai posteri dei monumenti parlanti delle loro esimie virtù, quindi affidano allo scultore le rappresentazioni del caro estinto attraverso una ricerca verista, ricca di particolari, adatta alla rappresentazione del mito della famiglia e del lavoro. Un esempio l’iscrizione della Tomba Queirolo “Lavoro, onestà e famiglia”.

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE SOCI € 10 – non SOCI € 12

durata della visita un’ora e mezza circa

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

genovacultura@genovacultura.org0103014333- 3921152682

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