Cenni di Storia e Antropologia del territorio a cura di G.Walter Cavallo

Avendo, nel precedente articolo con Don Bosco, finito la rassegna dei personaggi dei quali ho approfondito i loro collegamenti con la villa Durazzo Pallavicini di Pegli, eccomi pronto a parlarvi di altri personaggi che hanno avuto a che fare con Pegli e la sua storia.

Sicuramente, tra tutti quelli da me studiati, il più noto è Papa Benedetto XV, il marchese Giacomo Della Chiesa. Circa la sua nascita a Pegli, monsignor Antonio Durante nel suo Pegli e la Chiesa dell’Immacolata fa alcune riflessioni che trovo interessanti.

Giacomo Della Chiesa, nasce il 21 novembre 1854.

Alla marchesa Giovanna Migliorati, la madre, in attesa del figlio, per le sue particolari condizioni viene consigliato di trascorrere quel periodo nel clima di Pegli, presso la residenza estiva, meno rigido di quello di Genova, dove ubicato il palazzo padronale, in salita S.Caterina, nel territorio di S. Maria delle Vigne. Testimonianze orali attendibili, riportate dal prof. Giuseppe Parodi sulla rivista Liguria confermano la sua nascita a Pegli. Lo stesso Durante aggiunge di avere sentito questa affermazione, facendoci anche sapere che l’ Enciclopedia Britannica (vol III, pag, 397)dice testualmente che Benedetto XV è nato a Pegli. A questo proposito il Parodi osserva che con un appoggio di tale importanza “la tesi pegliese si ufficializza automaticamente, senza il ricorso di ulteriori conferme”.

Anche se la trascrizione autorevole dell’enciclopedia britannica risultasse errata, come sostenuto da qualcuno, si è in possesso della testimonianza orale della balia, proveniente da Pra’ e appartenente alla famiglia Franzone, del primo parroco dell’Immacolata, il sacerdote Nicola Pomati, che conferma di avere sentito affermare dallo stesso monsignor Della Chiesa, di essere nato nel palazzo avito di Pegli.

Comunque, condivido la riflessione di monsignor Durante su questo argomento quando dice che “ anche se Giacomo Della Chiesa non nacque a Pegli, è fuori discussione che questo paese costituì per lui come una seconda patria, lo ebbe carissimo, ne seguì anche da lontano con amore le vicende”.

Il Palazzo Della Chiesa è situato sul lungomare di Pegli ed era da essi posseduto fin dal millequattrocento. Fu ampliato e abbellito, come lo vediamo oggi nel milleseicento.

Palazzo Della Chiesa

Dunque è in questo palazzo che Giacomo Della Chiesa trascorreva il periodo delle vacanze estive. Unico svago da lui ricercato nella permanenza estiva a Pegli erano le gita nei posti vicini, specialmente a San Carlo di Cese e ai santuari della Madonna dell’Acquasanta, sopra Voltri e sul monte della Guardia in val Polcevera. E’ in questo ambito che maturò la sua vocazione al sacerdozio. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all’università di Genova, per accontentare il padre, il giorno dopo il conseguimento della laurea, ci racconta sempre monsignor Durante, “ pregò la sorella di ripetere al padre il suo desiderio di farsi sacerdote”. Con il parere favorevole di tutta la famiglia, che lo seguì a Roma, sceglie il collegio Capranica, una illustre istituzione fondata nel XV secolo dal cardinale Domenico Capranica, dotto umanista. Pare che il cugino marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini abbia contribuito, se non finanziato, gli studi romani del futuro Papa. Andando a Roma il Della Chiesa non dimentica Genova, né Pegli, dove tornava sempre nel periodo estivo. Il 21 dicembre 1878, nella basilica di S.Giovanni in Laterano, riceve l’ordinazione sacerdotale e il giorno seguente celebra la prima messa nella basilica di San Pietro. Inizia ben presto a frequentare la Segreteria di Stato dove, nel 1881 conosce l’allora monsignor Mariano Rampolla del Tindaro che, quando nel 1883 viene inviato Nunzio Apostolico in Spagna, lo vuole al suo fianco come segretario. Quando il vecchio maestro e amico viene nominato cardinale ( 14 marzo 1887) gli viene conferito anche l’incarico di Segretario di Stato e Giacomo Della Chiesa lo segue continuando la sua opera di segretario personale sino ad essere promosso, nell’aprile del 1901, a sostituto alla Segreteria di Stato.

Chiesa dell’Immacolata prima della sistemazione attuale

Intanto da quando prese forma a Pegli il progetto della nuova Chiesa dell’Immacolata, per la cui conoscenza più approfondita vi rimando al mio lavoro “Splendore di Pegli e dei suoi personaggi”, don Giacomo Della Chiesa, vi aderisce subito, contribuendo con il suo impegno e aiuto.

Sono circa un centinaio le lettere da lui indirizzate a don Dagnino, al parroco Pittaluga, a don Pomati, consultate da monsignor Durante. Esse costituiscono un documento importante, non solo per conoscere la storia della nuova chiesa di Pegli, ma anche per approfondire quella del futuro pontefice e della Roma religiosa di quei tempi.

Ma torniamo alle vicende personali di don Giacomo Della Chiesa, nel frattempo diventato monsignore, a quel tempo a Roma in qualità di sostituto alla Segreteria di Stato.

Quando nel 1903 arriva il cardinale Rafael Merry De Val, proveniente da una famiglia aristocratica spagnola, in sostituzione dell’amico e maestro cardinale Rampolla del Tindaro, il nostro monsignor Della Chiesa, rimane sostituto alla Segreteria di Stato sino a che il 4 ottobre 1907 papa PIO X gli comunica il suo desiderio di mandarlo a Bologna e il 22 dicembre nella basilica vaticana lo consacra arcivescovo.

Pegli fu lieta di quella nomina ma il nuovo impegno pastorale non gli permise di trascorrere le solite vacanze estive a Pegli, come aveva sempre fatto sino ad allora.

Vi ritorna solo nell’agosto del 1913, al rientro da un pellegrinaggio a Lourdes, con un gruppo di bolognesi. L’ultima volta prima di diventare Papa.

Nominato cardinale nel 1914, alla morte di Papa Pio X, nell’agosto dello stesso anno, i cardinali il 31 entrarono in conclave per eleggere il successore. Il cardinale Della Chiesa non era ritenuto tra i papabili.

Come sono andate le cose in conclave lo scrive nelle sue memorie il cardinale Pietro Gasparri: “ (…)il 3 settembre 1914, nella riunione mattutina, il cardinale Della Chiesa fu eletto (…) questa elezione fece impressione perché era tradizione che un cardinale per essere assunto alla cattedra di San Pietro dovesse avere al suo attivo un discreto numero di anni di cardinalato (…) In verità il fatto di uno che diventa Pontefice con solo cento e un giorno di cardinalato è unico negli annali della Chiesa”. Così ci racconta l’insigne cardinale che del nuovo Papa divenne poi segretario di Stato.

Come accolse Pegli la lietissima notizia?

Il 3 settembre è la vigilia della festa patronale di S. Rosalia e alla gioia già in atto per l’imminente festa si sovrappose un entusiasmo assai forte per l’avvenuta elezione. Si suonarono le campane a festa, Si misero le bandiere e drappeggi alle finestre del palazzo patrizio dei Della Chiesa, si inviarono subito telegrammi al nuovo papa, primi tra essi quelli del parroco Pomati e del sindaco Barabino.

Sarà nell’assemblea comunale del 2 agosto 1914 che il cavalier Giacomo Barabino verrà eletto sindaco e faranno parte della sua giunta ancora sia il marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini che l’avvocato Bartolomeo Loleo. Nel suo discorso inaugurale, avvenuto il 19 ottobre1914 il nuovo sindaco ricorda l’avvenuta elezione del pontefice dicendosi “onorato che il proprio concittadino sia asceso alla suprema carica di capo della cristianità” ordinando di esporre il tricolore dalle finestre del Palazzo Comunale.

Il parroco don Pomati volle essere presente alla cerimonia dell’incoronazione e si unì al pellegrinaggio genovese organizzato per l’occasione. Ebbe un’udienza privata, ci racconta monsignor Durante, ricevendo in dono due calici: uno da consegnare al parroco della Basilica delle Vigne e l’altro per la chiesa nuova di Pegli. Altro fatto riportato da monsignor Durante, si fa sapere al Papa, nel 1920, che servirebbero ben centoventimila lire per l’acquisto del vasto piazzale della chiesa, egli risponde “metto a disposizione le centoventimila lire che mi dite necessarie” e aggiunge “chiedetele anche per telegramma quando vi abbisognano”.

Quando l’Italia entra in guerra, il 24 maggio 1915, il Vaticano tenta di raccogliere i belligeranti attorno al tavolo delle trattative. Alle iniziative del Papa collabora attivamente, al fianco del segretario di Stato cardinale Pietro Gasparri, monsignor Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII.

Benedetto XV si ammalò di broncopolmonite il 18 gennaio 1922 e si spense il 22 gennaio, dopo avere retto le sorti della Chiesa cattolica apostolica romana per sette anni e quasi cinque mesi.

Alla morte di Benedetto XV, Pegli si immerse in un dolore che si avvertiva ovunque; nella chiesa dell’Immacolata si celebrò una solenne funzione a suffragio.

Il parroco dell’Immacolata, don Pomati, e altre persone di Pegli e San Carlo di Cese, partirono per Roma per tributare un ultimo saluto al loro “Don Giacomo”.

(Si ringrazia il collezionista Elvio Perazzo per la concessione delle foto di Pegli antica. Per altre immagini storiche di Pegli visitate http://www.pegliese.it/)

Per approfondimenti sulla Storia e Antropologia del territorio:

Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini
Splendore di PEGLI e dei suoi personaggi

Acquistabili presso liberodiscrivere.it  e amazon.it, o presso la libreria Safigi Store di Genova Pegli, dove sarà possibile avere le propria copia autografata dall’autore

Giacomo Walter Cavallo
Dopo 35 anni di lavoro bancario. a sessant’anni, ha conseguito la Laurea in Storia Moderna e contemporanea e di seguito la Laurea Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia all’Università degli Studi di Genova. Svolge attività di volontariato in ambito educativo e formativo come socio presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Seniores Liguria”. E’ membro del direttivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Amici di Villa Durazzo Pallavicini”
(la foto del tondino è tratta da uno scatto di Angelo Lavizzari)

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