I laghetti di Nervi sono vasche naturali formatesi per erosione delle rocce sedimentarie, che con i loro strati paralleli formano una serie di cavità e gradoni a cascata, che con la loro superficie levigata e il colore chiaro danno all’acqua un bel colore verde, quando viene illuminata dal sole. Sono spesso meta di bagnanti durante l’estate, anche se in massima parte sono poco profondi e non consentono di nuotare. Si trovano sia lungo il torrente Nervi sia lungo il Fosso Grande. Il laghetto più grande è nella frazione Molinetti, alla confluenza dei due torrenti. Nei periodi piovosi è abbastanza profondo da tuffarsi, anche con l’aiuto di una corda appesa ad un grande albero, e fare brevi nuotate. Nella visita di oggi, invece, i laghetti avevano tutti poca acqua.

La camminata ai laghetti è piacevole e si svolge lungo una stretta strada asfaltata, via Molinetti di Nervi. Ci si reca a Nervi in via del Commercio. Dallo slargo del cimitero principale, si prosegue lungo il torrente con una strada più stretta, che presenta qualche parcheggio nei pressi del secondo cimitero. Volendo, però, si può proseguire ulteriormente in auto, costeggiare una centrale elettrica e parcheggiare nelle vicinanze, o ancora proseguire e svoltare seccamente a destra per prendere Via Superiore Torrente Nervi, con altri parcheggi. Da questa strada si imbocca via Molinetti di Nervi, senza traffico di auto, ma con passaggio occasionale di moto, scooter e quad, per cui occorre prestare un poco di attenzione. La camminata, con poco dislivello, richiede circa 45 minuti in andata e altrettanti nel ritorno. Salvo non proseguire verso l’alta valle Nervi, oppure deviare in via delle Chiappare o Salita San Rocco, per salire verso S. Ilario e compiere un percorso ad anello. Notevole la presenza di ponti e ponticelli, a volte arditi e per strati sovrapposti, per raggiungere case e orti al di là del torrente, rispetto a via Mulinetti.

Come per tanti brevi torrenti costieri della Liguria, colpisce come il torrente Nervi pianeggi, tombinato, per tutta via del Commercio, per poi presentare una valletta sempre più scoscesa e incassata, tanto che via Molinetti effettua un percorso tortuoso e con molti saliscendi, contornato dai caratteristici muretti a secco. Impressionante, se si segue via del Commercio fino alla sua ansa estrema, una struttura di argini a muro che divide il torrente Nervi in due corsi paralleli: uno scende a tombinarsi sotto la stessa strada, mentre l’altro entra in un grande tunnel, evidentemente uno scolmatore per le piene più gravi, che passando sotto la collina di S. Ilario porta le acque direttamente nel mare di Nervi. Infatti questo torrente, che in periodi come questo appare quasi asciutto salvo che in zona Laghetti, con forti piogge deve essere soggetto a piene notevoli, raccogliendo un vasto bacino d’acqua che va dal versante est del monte Fasce al monte Cordona. Disturba un pò l’altissimo viadotto dell’autostrada A12, quello con la stazione di servizio S. Ilario, sia perché domina ogni veduta della valle, sia per il rumore dei giunti al passaggio di ogni mezzo pesante. Avvicinandosi a Molinetti, scompaiono sia la vista che il rumore del viadotto, giungendo al silenzio del contatto con la natura.

Enrico Appiani
Ingegnere in pensione e musicista, direttore del coro Monti Liguri, pratica il ciclismo e l’escursionismo, anche per valorizzare i pregi del territorio. Abita a Pegli ed è appassionato alla storia ed epopea tabarchina.
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