Giuseppe Bruzzone –

Sfogliando un giornale sportivo di color rosa ho letto che dal 25 al 31 luglio sul lago di Varese si sono svolti i Campionati del Mondo di Canottaggio Under 23 e Junior 19 con la partecipazione di 1500 canottieri. Una manifestazione itinerante che ogni anno mostra al mondo i migliori giovani canottieri maschili e femminili dei cinque continenti Anche noi a Pra’ per quattro giorni siamo stati all’ occhio del mondo sportivo dal 25 al 28 di luglio di venti anni fà, il campo di regata del canale di calma gestito allora dal nostro Gruppo Sportivo Speranza ha visto le gesta di atleti e atlete di ogni parte del mondo. Io sono un testimone di questa manifestazione. 

Mi camuffai da inviato speciale, come Alberto Sordi che mostrando il tesserino della A.S. Roma Calcio in diversi suoi film riusciva ad entrare in posti riservati. La settimana prima della manifestazione con la famiglia ero in vacanza in Trentino sul lago di Caldonazzo, per usare la canoa andavamo all’ imbarcadero del lago gestito dal Cus Trento, parlando con i canottieri sapendo che ero di Genova Pra’dove si tenevano i Campionati del Mondo mi chiesero notizie del campo de gara e della manifestazione. Dopo aver spiegato le caratteristiche del nostro campo di regata, mi offrii di tenerli al corrente degli eventi, mi diedero così un tesserino di socio Cus Trento.  Tornato a Pra’ col tesserino mi presentai al centro stampa allestito nella struttura nord del centro remiero. Come rappresentante del Cus Trento ebbi un pass e così potei entrare al centro stampa, una cosa mai vista: sembrava di essere alla Nasa, un formicaio di persone, grandi schermi, giornalisti di tutto il mondo al computer che lanciavano i servizi ai loro giornali, una babele di lingue così per quattro giorni io entravo, giravo in mezzo alle postazioni dei giornalisti, sbirciavo nei video, prendevo i risultati che venivano stampati a ripetizione e andavo al fax (non c’era ancora i telefonini e Wapp) digitavo il numero del Cus Trento e trasmettevo i risultati delle varie gare tirandomela da inviato speciale.

 Col pass potevo accedere anche al parco imbarcazioni che era il piazzale della stazione, non ancora in funzione. Sembrava di essere alle Olimpiadi, era pieno di armi ( si dice così in gergo canottieri) di ogni nazionalità; dal singolo all’ otto, ma la cosa bella era vedere gli atleti e atlete a che curavano le barche, io osservavo di più le atlete; che bella gioventù, alte bionde o rosse le intervistavo; io sono poli lingue (francoangleseportospagnol e zeneixe) situazioni comiche e buffe accanto a loro ero come si dice l’articolo ” il”, specie con le finlandesi, ma le argentine non erano da meno! Furono quattro giorni indimenticabili, mi ero preso ferie apposta, partivo da Lunghelu alla mattina, facevo pausa a mezzogiorno e ritornavo al campo di regata: mia moglie mi guardava dubbiosa, non era tanto convinta di questo mio entusiasmo canottiero. Oltre alle gare, nei quattro giorni Radio Babboleo, i Buio Pesto, Big Fata Mama, e anche la nostra banda Colombi, e un piano bar sotto la torre d’ arrivo allietavano le gare con canzoni e suoni. Domenica ultimo giorno prima della finali in mattinata ci fu una esibizione del gruppo incursori del Com. Su. Bin della Marina Militare, le premiazioni e poi il palio dei gozzi a sedile fisso dei rioni cittadini completarono la giornata.

In chiusura un party di saluto e dopo l’ultimo aereo come alla festa di San Pietro gli immancabili fuochi d’ artificio. Lanciai al Cus Trento l’ ultimo comunicato : Dal vostro inviato Pino Bruzzone di Genova Pra’, ecco gli ordini d’ arrivo delle finali …..passo e chiudo.  Una gran bella manifestazione che invescendò la zona; per quattro giorni Pra’ fu al centro del mondo dei canottieri, giornate indimenticabili! E’ un peccato che dopo questa manifestazione non ne sono più succedute, solo gare a livello regionale e interregionale. Un campo di regata col centro remiero custodito per anni dal nostro G.S. Speranza merita di nuovo delle manifestazioni internazionali. Difesero i colori azzurri tre canottieri genovesi:Pignone Davide, Ghersi Cristiano e Federico Dodero della societa Genovesi Elpis, che in seguito divennero campioni assoluti negli anni in divenire. Il G. S. Speranza era da poco passato al sedile mobile, altrimenti avremmo visto qualche nostro canottiere sugli armi azzurri. Alcuni numeri : 700 atleti di 40 nazioni in 19 specialità remiere per un percorso totale di 2000 miglia marine alla velocità massima di 23 k/m23 giudici di gara col presidente

Per la cronaca nel medagliere :

prima Italia con: 4 medaglie oro – 2 argento – 1 bronzo

seconda Germania: 3 oro – 3 argento – 5 bronzo.

terza Australia: 3 oro – 3 argento – 2 bronzo

e poi in ordine Francia, Canadà, Usa, Cecoslovacchia, Romania, Regno Unito, Spagna, Olanda,Yugoslavia, Lettonia, Austria, Sudafrica, Danimarca, Russia, Ungheria e Svizzera con 1 bronzo

FONTE: TRATTO DA https://www.supratutto.it/

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