Tanti emigranti liguri, in Argentina e specificamente a Buenos Aires, si stabilirono nel borgo de “La Boca” dove impiantarono anche il loro dialetto. Quest’anno per il “Giorno dell’emigrante italiano in Argentina“, il 3 giugno, a Punta Alta, oltre al testo di Ma se ghe pensu, è stata letta la poesia in tabarchino “Uìza mé” di Antonello Rivano, declamata dall’emigrato carlofortino Giampietro Borghero, Vice Presidente della Società Italiana di Punta Alta. I due testi sono stati letti prima in lingua argentina e poi, rispettivamente, in genovese e tabarchino.
Nel video le letture dei due testi.

(foto: Giampietro Borghero mentre legge “Uìza mé “)

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