(Una premessa: l’articolo era stato scritto poche ore prima dell’intervento riparatorio di Aster sull’aiuola di piazza Bonavino, eseguito tra mercoledì 27 e giovedì 28 aprile. Abbiamo scelto di pubblicarlo ugualmente per vari motivi, tra questi il fatto che la mancanza di manutenzione ordinaria permaneva da tempo, e crediamo che in tal senso nulla sia cambiato, così come lo stato di degrado delle aiuole laterali, con i “monconi” delle palme e il resto delle piante lasciato a se stesso . Non è con interventi una tantum che si cura il verde pubblico)

Il “durante” e il “post” lavori

Neanche quattro mesi. Tanto è durata la “nuova” aiuola di piazza Bonavino, oggetto alla fine del 2021 di un corposo intervento di restyling volto a recuperarne l’antico splendore.

La situazione attuale dell’aiuola parla da sola. Alla scomparsa di alcuni esemplari di Loropetalum, sottratti ad uno spazio pubblico da parte di qualche “cleptomane”, si è aggiunta la crescita nelle ultime settimane del manto erboso, non più curato da chi di dovere con il risultato di conferire all’aiuola un senso insieme di trascuratezza, abbandono e degrado.

Il “pre” lavori (giusto qualche attimo prima)

Come era giusto celebrare la rinascita della storica aiuola di Piazza Bonavino, nota un tempo per i suoi disegni geometrici che ne esaltavano la bellezza attraverso allestimenti floreali di prim’ordine, è doveroso oggi portare all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni lo stato di incuria e sciatteria di uno degli spazi verdi più importanti, belli e prestigiosi di Pegli.

Prima dei lavori (particolare)

Si ripropone ancora una volta il tema della manutenzione ordinaria, pressoché assente non solo per il verde urbano, di cui sottolinea sempre di più l’importanza per il contributo dato alla decarbonizzazione e quindi al contrasto dei cambiamenti climatici, ma anche per altri beni pubblici quali strade, marciapiedi e arredi urbani, per non parlare dei parchi come Villa Doria in uno stato di totale abbandono come da noi denunciato qualche tempo fa in un articolo ad hoc.

La gestione e manutenzione dell’aiuola centrale di piazza Bonavino sono in capo ad Aster, azienda partecipata del Comune di Genova. Ci auguriamo che il nostro grido di dolore arrivi alle alte sfere dell’Amministrazione Comunale, da cui ci aspettiamo una migliore e maggiore attenzione alla cura dell’aiuola, oggetto di una generale indifferenza che spicca ancora di più alla luce degli splendidi allestimenti floreali arborei che, proprio in questi giorni, è possibile ammirare nella meravigliosa cornice dei Parchi di Nervi.

Il prima (particolare)

Come Nervi, anche Pegli può vantare parchi storici altrettanto maestosi, almeno potenzialmente. Speriamo che dopo le elezioni comunali, in programma il prossimo 12 giugno, il nuovo, od il vecchio, sindaco faccia tornare quella che un tempo era una delle vere eccellenze genovesi: l’assessorato ai giardini ed alle foreste, dove lavoravano figure professionali di altissimo livello a cui era demandata la gestione degli spazi verdi cittadini. Gestione che si concretizzava in attività quotidiane di manutenzione ordinaria del verde urbano e non, come accade oggi, la manutenzione straordinaria con interventi “spot” che ci fanno solo “pregustare”, per pochi istanti, come dovrebbe essere tenuto il verde pubblico.

Da mesi in Consiglio Comunale viene richiesta la riqualificazione delle aiuole laterali, nel totale silenzio dell’organo istituzionale.

Una della aiuole laterali

Pegli, e tutta la Città di Genova, da ponente a levante, e dal mare all’entroterra, meritano molto di più.

Torneremo presto a parlare del degrado di Villa Doria, del suo parco e del “Museo del mare…che non c’è più“.

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