L’importanza strategica di questo tratto di litorale è noto e consolidato essendo il primo sbocco al mare del ponente

Di Guido Ottonello

Lo spiaggione che un tempo, purtroppo, veniva negativamente denominato “fognazza”, sta oggi cambiando pelle.

Un imponente spazio, incastonato tra il fiume Varenna ed il Porto Petroli, oggi sta sviluppando la propria identità attraverso la positiva presenza di due società calcistiche e di una attività che è stata creata grazie ad un investimento privato, che di fatto ha valorizzato l’area attraverso una struttura balneare, campi da beach volley, una pizzeria e tanta voglia di fare intrattenimento.
Questo investimento coraggioso ed oneroso ha accresciuto la frequentazione dell’area da parte di famiglie e bambini completando la fruizione degli spazi già in uso a pescatori, proprietari di cani o semplici appassionati della tintarella.
La parte non occupata della spiaggia deve necessariamente restare libera, fruibile e godibile attraverso però un accordo Istituzionale tra Autorità di Sistema, titolare delle aree e Comune di Genova fruitore delle stesse (attraverso i suoi cittadini) affinché venga dotata di servizi base e relativi controlli (pulizie, sfalcio d’erba, contrasto al campeggio abusivo, rimozione ingombranti, raccolta deiezioni canine ecc. ) che non possono essere lasciate al solito rimbalzo di competenze che riguardano gli spazi demaniali alla ricerca delle responsabilità, perché senza una seria programmazione di servizi, peraltro onerosi, risulta arduo fronteggiare i numerosi incivili che arrecano danno agli spazi comuni e conseguentemente anche alle aree di coloro che con sacrificio provano a svolgere importanti attività che sono essenziali per i genovesi e per una immagine complessiva della città che è formata di tanti piccoli tasselli.

Guido Ottonello

image_printScarica il PDF