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Claudio Chiarotti: ll Ponente in questo momento ha bisogno di partigiani e non di “soldatini di piombo”

Il Ponentino ha incontrato Claudio Chiarotti, Presidente del Municipio VII Ponente nella precedente legislatura ed attualmente Capogruppo PD nel Consiglio del Municipio VII Ponente

Intervista a cura di Marco Maltesu

Signor Chiarotti, come siamo arrivati a questo punto parlando di quello che al momento è il problema maggiormente sentito nel Ponente, ovvero il progetto di installazione della Fabbrica dei cassoni nel Porto di Prà?

Andiamo con ordine, il 23 gennaio veniva convocato un Consiglio di Municipio monotematico alla presenza del Sindaco Bucci e del Presidente di Autorità̀ di Sistema Portuale Signorini durante il quale è stato impedito di intervenire ai cittadini presenti in aula ed il centrodestra votava un documento che di fatto apriva all’installazione della Fabbrica dei cassoni per cui chiedeva solo delle compensazioni nel caso si fossero costruiti i cassoni nel Porto di Pra’.

Da lì il primo impegno inevaso da parte del Municipio che ha promesso, di concerto col Sindaco, di convocare un’assemblea pubblica in tempi molto rapidi per discutere dell’argomento.

L’assemblea pubblica non arrivava e quindi, le forze di minoranza del Comune e del Municipio, si sono trovate costrette a promuovere un incontro pubblico per condividere con il territorio l’analisi della situazione e rivendicare e rilanciare la contrarietà̀ a tale insediamento.

Nel frattempo il Consiglio Comunale votava un documento che di fatto dava il via libera ai cassoni a Pra’, ed ancor peggio la Struttura Commissariale guidata dal Sindaco-Commissario Bucci, dava vita ad un ipotesi progettuale che prevedeva l’insediamento di tutta una serie di attività, come ad esempio il Porto Petroli attualmente a Multedo per cui era previsto un ulteriore imponente riempimento nel bacino portuale di Pra’.

Tutte le realtà del Ponente, con in testa i Comitati, hanno promosso una grande manifestazione per il 25 marzo. Questa manifestazione ha visto una grandissima partecipazione, più di 5000 cittadini hanno sentito la necessità di scendere in piazza e dire un convinto no all’installazione della Fabbrica dei cassoni a Prà ed a qualsiasi ipotesi di insediamento di ulteriori servitù nella già martoriata zona del Ponente.

Da quel giorno sono cominciati i distinguo e delle forti retromarce, almeno a parole, di tutto l’establishment del centrodestra a tutti i livelli Istituzionali, dal Sottosegretario Rixi al Presidente della Regione Liguria Toti passando per il Sindaco  Bucci che di fatto rinnegava la propria idea.

Sempre il giorno della manifestazione, l’Amministrazione Municipale (assente al corteo) incontrava alla presenza del Vicesindaco Piciocchi i comitati e prometteva (nuovamente) l’organizzazione di un’assemblea pubblica nella quale si potesse avere un confronto franco e chiarificatore sui temi in oggetto.

Pochi giorni dopo, la minoranza in Municipio presentava una Mozione nella quale veniva riaffermata la contrarietà̀ sia ai cassoni che ad ulteriori ampliamenti del Porto di Prà e, questa volta, la maggioranza di centrodestra non poteva fare altro che votarla all’unanimità̀.

Sempre nello stesso Consiglio, però, lo stesso centrodestra bocciava un altro documento in cui si stigmatizzava e si chiedeva di condannare il modus operandi del Sindaco-Commissario.

Da quel momento, nonostante le promesse, i giorni passavano e dell’assemblea promessa non vi era traccia, ed anzi, il Sindaco invitava i soli comitati ad un incontro ristretto che giustamente veniva declinato e rispedito al mittente.

Si è cosi arrivati al giorno della convocazione da parte del Presidente del Municipio dell’assemblea aperta alla popolazione del Ponente.

Come giudica l’Assemblea del 27 aprile, nello svolgimento, nella composizione e soprattutto nei risultati?

L’assemblea pubblica per affrontare il tema cassoni e dell’ampliamento portuale a Ponente era un atto molto importante, un’assemblea fortemente voluta dai comitati e finalmente organizzata dal Municipio anche se con notevole ritardo rispetto agli impegni presi.

Purtroppo in assemblea non erano presenti gli interlocutori decisori: mancavano il Presidente di Autorità Portuale Signorini, il Presidente della Regione Toti, il vice Ministro Rixi e soprattutto non si è presentato nessuno della Civica Amministrazione, a cominciare dal Sindaco Bucci.

Devo dire inoltre che non ho assolutamente compreso e neppure condiviso il modo in cui il Presidente del Municipio ha condotto i lavori. Molta approssimazione, nessuna relazione introduttiva per spiegare tutta la situazione dal punto di vista istituzionale. Nessun cenno ai motivi delle suddette assenze e nessuna possibilità di replica alla sua relazione finale, questo mi ha colpito molto, il Presidente del Municipio ha concluso i lavori senza che di fatto ci potessero essere repliche alla sua (modesta) relazione conclusiva.

Gli unici che ne sono usciti bene sono stati i Comitati che con orgoglio e tenacia hanno rivendicato il loro no a nuove servitù e nuovi riempimenti.

Quale sarà il ruolo dell’opposizione nel futuro prossimo per combattere questa battaglia sull’installazione di nuove servitù nel ponente?

Sono assolutamente d’accordo con chi dice che dobbiamo stare uniti nel proseguire la battaglia, ma sono altrettanto convinto che non si può essere partito di lotta e di governo e che quindi questo centrodestra a Ponente deve definitivamente scegliere se vuole o no condurre una battaglia in maniera convinta.

Penso che in questo momento sarebbe fondamentale la difesa del nostro territorio, non c’è spazio per problemi di lesa maestà̀ nei confronti del potere centrale. ll Ponente in questo momento ha bisogno di partigiani e non di “soldatini di piombo”.

Ora si deve riportare la battaglia nelle aule consiliari, dobbiamo reiterare in Municipio dei documenti che possano rivendicare la contrarietà degli abitanti del Ponente senza se e senza ma. Sicuramente, se come ha annunciato il Presidente Barbazza, avremo un consiglio alla presenza di Rixi Toti o Signorini, i documenti dovranno essere votati alla presenza di tali auditi.
Nel caso in cui la maggioranza fosse reticente si dovrà necessariamente tornare in Piazza. 

Quale sarà il percorso del Pd del ponente per ritornare al governo del Municipio?

Sono convinto che se si votasse nuovamente oggi il Municipio tornerebbe ad una maggioranza di centrosinistra.
Lo dico non solo per la vicenda cassoni condotta dal centrodestra in maniera quanto meno ambigua, ma perché, a mio avviso, questa amministrazione municipale non riesce ad entrare in sintonia col territorio. 

Da parte nostra dobbiamo continuare a stare in mezzo alle persone cercando di rappresentare le esigenze della comunità nell’interesse di tutti e non di pochi.
Dobbiamo sostanzialmente continuare a fare quello che facevamo senza dare nulla per scontato e soprattutto trasmettendo messaggi chiari ed inequivocabili.
Abbiamo competenze ed esperienze che è evidente non ci siano in un centro destra che definire inadeguato è forse, a volte, riduttivo.

Dobbiamo essere bravi a trasmetterlo all’opinione pubblica e lo fai solo se il messaggio è chiaro e non consente fraintendimenti, il nostro partito deve tutelare in maniera chiara tutti quei diritti che in questo momento subiscono attacchi continui in nome di una imprenditoria che spesso mette a fattore comune i problemi e non restituisce niente dal punto di vista dei benefici. Non è più il tempo, e non avrebbe mai dovuto esserlo stato, della distruzione dell’ambiente e della salute pubblica in nome di interessi di pochi, basta rifarsi ad esperienze già consolidate, per creare una crescita sostenibile che parta proprio dall’interesse di preservare la salute pubblica ed il benessere. Si può fare e noi vogliamo proprio quello, che i cittadini si possano sentire i protagonisti di un nuovo rapporto fra loro e la citta in cui vivono.