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1903: il tram elettrico arriva a Ponente

STORIA e ANTROPOLOGIA del TERRITORIO a cura di G.Walter Cavallo

Giacomo Filippo DURAZZO PALLAVICINI 3

L’accelerazione ai diversi progetti in corso a Genova avvenne grazie  alla AEG di Berlino che nel 1894 assunse il controllo della Società di Ferrovie Elettriche e Funicolari e della Società dei Tranways Orientali; l’anno successivo, costituite le Officine Elettriche Genovesi, per garantirsi la necessaria energia di trazione e illuminazione, nel mese di settembre fondò quella che sarebbe stata per decenni l’azienda tranviaria genovese, l’U.I.T.E. Quest’ultima nel 1895 rilevò la società francese e iniziò a pianificare, sotto l’aspetto tecnico (impianti fissi e motrici) e amministrativo (trattative con la Provincia, il Comune di Genova e tutti gli altri comuni interessati al servizio), il subentro alle altre società tranviarie cittadine.

La Società Anonima Unione Italiana Tranways Elettrici nasce a Genova, il 10 settembre 1895 con atto del Notaio regio genovese Giuseppe Marchini, da me consultato.

Alla sua presenza sono comparsi:

1 – il Conte Gerolamo Rossi, Senatore del Regno;

2 – il Marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini, proprietario;

3 – il Commendatore Lazzaro Gagliardo, Senatore del Regno;

4 – il Signor Francesco Casanova, direttore della “Banca Commerciale Italiana”;

5 – il Signor Giuseppe Molinari, vice Direttore della Banca “Credito Italiano”;

6 – il Signor Felice Piacani, Direttore di Tramways.

Unione Italiana Tramways Elettrici U.I.T.E 1 In esclusiva per il Ponentino

Il capitale iniziale della Società sarà di tre milioni di lire italiane diviso in seimila azioni di lire cinquecento ciascuna che saranno così detenute:

Senatore Rossi:1500 azioni pari a lire 750.000; Senatore Gagliardo:100 azioni pari a lire 50.000; Marchese Durazzo Pallavicini 1500 azioni pari a lire 750.000; Francesco Casanova 150 azioni pari a lire 75.000; Giuseppe Molinari 150 azioni pari a lire 75.000; Felice 2600 azioni pari a 1.300.000 per un totale di lire 3.000.000.

Il primo CdA è composto da

Marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini;

Senatore Lazzaro Gagliardo;

Senatore Gerolamo Rossi;

Cavaliere Riccardo Kolle;

Eduard Conrad;

Dottore Emilio Frey;

Cavaliere Ingegnere Giovanni Turche.

Il primo esercizio termina al 31/12/1896.

Allegato all’atto notarile abbiamo lo statuto che all’articolo 2 ci precisa che lo scopo societario è: l’acquisto, la vendita, la costruzione e l’esercizio (anche sotto forma di affitto o di concessione) di linee di tranways o d’omnibus ed ogni altro genere di trasporti tanto in Genova, quanto altrove, nonché tutte le intraprese e operazioni affini che, direttamente od indirettamente possono riferirsi allo scopo della Società e specialmente la produzione, la trasformazione e distribuzione di energia elettrica.

All’articolo 4 viene indicata in 90 anni la durata della società.

Sto esaminando i verbali delle Assemblee Generali dalla costituzione della Società sino al 1901, così come quelli del Consiglio di Amministrazione da dove si evince che già nella seconda assemblea straordinaria a Zurigo viene deliberato l’aumento di capitale a lire 6.000.000 con l’entrata della Deutche Bank di Berlino e della Banque pour Entreprise Eletrique di Zurigo, accettando un’offerta di apertura di credito dalla banca di Zurigo. E di tutto questo il principale artefice è il marchese Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini.

Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini (1848 – 1921)

Ci dice in merito alla sua persona Roberto Tolaini nel suo lavoro di ricerca: “la storiografia ha considerato il ruolo degli eredi dell’antico patriziato al più ancillare a quello della borghesia mercantile, alla testa di tutte le più significative iniziative imprenditoriali dell’epoca. Analizzare il ruolo avuto da Durazzo Pallavicini sicuramente non ribalta questa visione consolidata, ma apre la strada ad una interpretazione più realistica del ruolo giocato nell’economia e nella società da una parte della nobiltà genovese (…)” Volendo seguire questa linea di ricerca, limitatamente alla società presa in esame, mi sto rendendo conto che i documenti messi a mia disposizione dalla Fondazione Ansaldo non mi permettono di trattare questo argomento come mi ero proposto con articoli giornalistici.

Per contro posso comunicare, giornalisticamente, che lo stralcio del verbale dell’Assemblea Generale Ordinaria della Società, tenutasi il 28 giugno 1900 negli uffici della Société de Crèdit Suisse a Zurigo,       che pubblico, ci fa sapere delle sue dimissioni. Infatti al punto 4 dell’ordine del giorno abbiamo la voce: Nomina di Consiglieri. Infatti il Presidente dell’Assemblea, Senatore Conte Gerolamo Rossi invita a “procedere alla nomina di Consiglieri in sostituzione dei Sig. Marchese Durazzo Pallavicini ed ing. Turcke i quali rassegnano le loro dimissioni da Consiglieri di Amministrazione (…)”

Dimissioni-Durazzo-Pallavicini-dall-U.I.T.E.-1-2.-Delibera-In-esclusiva-per-il-Ponentino

Ma torniamo all’U.I.T.E. Seguirono anni di intensa attività con l’istituzione delle tranvie progettate fino   al dicembre 1901, quando gli amministratori delle tre società controllate AEG decisero di riunire il servizio tranviario genovese, cittadino e suburbano, sotto un’unica gestione da parte dell’U.I.T.E.

La nuova società a questo punto possiede:

metri 71.090 di sviluppo di rete;

n° 341 vetture (materiale rotabile);

n° 184 cavalli

n° 1.104 Dipendenti (amministrativi, di movimento, di scuderie, di funicolare, di deposito, di officina, di manutenzione e servizi, di manutenzione condotte elettriche) ed anche beni immobili (12 strutture per la Società di Ferrovie Elettriche e Funicolari, 11 per Società dei Tranways Orientali)

Il 1900 è l’anno del Tram Elettrico. I vantaggi della trazione elettrica rispetto a quella a cavalli sono grandissimi: aumento della velocità commerciale, maggiore capienza delle vetture, più sicurezza di esercizio e soprattutto un calo dei costi di trazione di circa il 50%. Nel mese di marzo il tram elettrico raggiunge Bolzaneto, ad aprile Cornigliano, a maggio Pontedecimo, a luglio Sestri e quindi Multedo. Qui sorgono problemi tecnici per l’attraversamento della linea ferroviaria per cui l’estensione della trazione elettrica subisce un arresto. Nel 1903 la Società conclude l’elettrificazione delle linee del Ponente: nel mese di giugno il tram elettrico raggiunge Voltri.

Il tram elettrico dell’UITE nel percorso tra Pegli e Voltri

Il tram elettrico è arrivato a Pegli.

Un momento di pausa per poi tornare. Grazie per la vostra attenzione e interesse.

Biografia dell’articolo:

Mauro Pedemonte, 120 anni in movimento. Il trasporto pubblico a Genova tra economia e società, AMTGenova,2015;

Roberto Tolaini, La formazione di un Banchiere. Per la biografia di Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini (1848-1921) ATTI della Società Ligure di Storia Patria – Nuova Serie LIX (CXXXIII);

Corrado Bozzano Claudio Serra, Dalle ruote alle Ali. Storia illustrata del trasporto pubblico a Sestri Ponente, Il Geko Edizioni, 2018